Allerta Meteo – L’approfondimento di una depressione extratropicale, con un minimo barico al suolo stimato sui 1001 hpa, di fronte le coste algerine orientali, sta causando una intensa fase di maltempo sulle nostre Isole Maggiori. In realtà già in queste ore il maltempo sta colpendo duramente la Sardegna meridionale e orientale, interessata dalla risalita di una estesa “squall line pre-frontale”, facente capo all’occlusione della stessa depressione mediterranea, che dal settore più occidentale del basso Tirreno si muove in direzione del Golfo di Cagliari, accompagnata nei bassi strati da burrascosi venti di scirocco e levante che hanno raggiunto forza 8 Beaufort. Attualmente forti rovesci di pioggia e temporali, accompagnati da fortissimi venti da SE e E-SE, che hanno toccato punte di 106 km/h all’aeroporto di Cagliari Elmas, e103 km/h nella stazione meteorologica di Capo Bellavista, stanno contribuendo a rendere ancora più avverse le condizioni meteorologico, causando notevoli disagi.
La sciroccata sta attivando anche una furibonda mareggiata, da SE, sulle coste del cagliaritano, e sui litorali della Sardegna orientale, da Capo Carbonara fino al Golfo di Orosei, dove irromperanno ondate alte anche più di 4-5 metri, e localmente anche di più, pronte a causare gravi fenomeni d’erosione nei tratti maggiormente esposti. Ma se la Sardegna è già duramente colpita in queste ore, la Sicilia è ancora in fase d’attesa. Difatti dalla Tripolitania sta risalendo un intenso sistema frontale, dotato di un ampio fronte caldo, contraddistinto da una “warm conveyor belt”, attualmente posizionata sull’entroterra desertico della Libia occidentale, e da un fronte freddo che muovendosi in direzione del Canale di Sicilia e dell’omonima isola produrrà forte instabilità atmosferica.
La risalita verso nord e nord-nord/est del sistema frontale dalla Libia verrà accompagnata dall’attivazione di un flusso sciroccale di aria calda e molto umida che dalle coste libiche, attraverso il Canale di Sicilia e il Canale di Sardegna, si propagherà alla Sicilia e alle coste della Sardegna meridionale. I forti venti di scirocco, molto umidi nei bassi strati dopo essersi umidificati sopra lo Ionio, una volta impattato il versante orientale di imponenti rilievi, come l’Etna, i Peloritani e il massiccio dell’Aspromonte, sono costretti a salire bruscamente verso l’alto e a invorticarsi, raffreddandosi sensibilmente e condensando gran parte del vapore acqueo presente in seno alla massa d’aria in imponenti “torri convettive” (cumulonembi temporaleschi), alte fino a più di 11-12 km.
Questi imponenti cumulonembi, durante la fase di espansione verso l’alto (“updrafts”), salendo ad una certa quota verranno intercettati dai forti venti da Sud dominanti nella media troposfera, a circa 5000 metri di altezza. Le parti sommitali, interamente ghiacciate, di questi cumulonembi, sotto la spinta dei fortissimi venti meridionali attivi in quota, tenderanno a piegarsi e ad inclinarsi, al di là dello spartiacque rappresentato dalla cima dell’Etna e dal crinale della dorsale peloritana, verso il barcellonese e il milazzese, interessando l’area tirrenica della costa messinese. In questa situazione le piogge e i temporali che interessano il versante orientale dell’Etna e quello dei Peloritani, venendo alimentati di continuo da masse d’aria tiepide, molto umide e instabili, provenienti dal mar Ionio, e sospinte a gran velocità dall’impetuoso scirocco che sui crinali dei Peloritani spirerà con raffiche prossime ai 90-100 km/h, rischiano di sconfinare in direzione delle vallate del Longano e del Mela, dove a partire dal pomeriggio e dalla serata di domani si potrebbero verificare piogge intense e persino dei fenomeni temporaleschi.
Va pero specificato che i fenomeni temporaleschi più intensi, attesi nelle prossime ore sulla Sicilia orientale e sulla bassa Calabria ionica, verranno esaltati da una linea di confluenza venti nei bassi strati, a ridosso del fronte freddo, che dal Canale di Sicilia tenderà ad estendersi, entro la serata di domani, anche allo Ionio, interessando la Sicilia orientale. Difatti le più deboli e più secche correnti da SO e O-SO che faranno seguito al passaggio del fronte freddo nei bassi strati tenderanno a convergere con il flusso caldo e umido, da SE, che dal Canale di Sicilia e dallo Ionio si dipana in direzione della Sicilia e della Calabria. Sulla linea di demarcazione fra i differenti flussi, quello sciroccale contro le più fresche correnti occidentali, si genererà una linea di confluenza pre-frontale, davvero molto insidiosa.
Questa linea di confluenza venti evolvendo verso est, agevolerà le condizioni ideali per la formazione di un forte “forcing” convettivo e la nascita di “Clusters temporaleschi pre-frontali” che già dalla prima mattinata di domani si muoveranno verso la Sicilia, con iniziale coinvolgimento di trapanese, palermitano, agrigentino, ma anche ennese, nisseno, ragusano, siracusano, catanese e messinese ionico. Ma la fase più perturbata, almeno per Calabria e Sicilia, si realizzerà fra la serata di domani e la nottata successiva, allorquando il sistema frontale legato alla circolazione depressionaria si collocherà fra la Sardegna e la Sicilia, apportando piogge diffuse e abbondanti, specie sui settori ionici di Calabria e Sicilia, con massimi di precipitazione attestati fra il versante orientale di Etna e Peloritani, dove potrebbero cadere più di 200-300 mm d’acqua (localmente anche più).
La linea di convergenza, fra i venti da O-SO e SO e quelli da SE, evolverà in direzione del Canale di Sicilia e dello Ionio, per raggiungere le coste della Sicilia orientale e della bassa Calabria ionica entro la prima mattinata di lunedì 23 gennaio, apportando forti rovesci di pioggia e fenomeni temporaleschi, anche di moderata e forte intensità. Proprio al traverso di questa area di confluenza, fra masse d’aria notevolmente diverse fra loro e di opposte direzioni (convergenza nei bassi strati), si svilupperanno intensi moti ascendenti che terranno in vita una convenzione ben organizzata, con la formazione di grosse “Cellule temporalesche” e imponenti “Clusters pre-frontali”, che tenderanno a assumere una direttrice Sud-Nord. Forti piogge e rovesci temporaleschi si concentreranno pure tra messinese e catanese, dove non si escludono occasionali grandinate e colpi di vento nella fase clou dei fenomeni.
Sulla Sicilia orientale le piogge e i temporali s’attarderanno fino alla tarda mattinata di lunedì 23 gennaio, con precipitazioni particolarmente abbondanti fra il catanese, messinese e reggino ionico, dove si rischiano grossi accumuli pluviometrici, anche di oltre i 150-200 mm. Sui versanti orientali di Etna, Peloritani e Aspromonte le piogge battenti, agevolate dalla forzatura orografica all’umida ventilazione sud-orientale proveniente dallo Ionio, potrebbero arrivare a superare punte di oltre i 250-300 mm, localmente anche oltre 350-400 mm sull’Etna orientale, creando non pochi disagi, per eventuali smottamenti, nelle aree soggette ad alta acclività, e il rapido ingrossamento dei principali bacini idrografici, i quali avranno molte difficoltà a far defluire le acque verso il mare a causa dell’effetto “tappo” creato dalle mareggiate, indotte dall’onda lungo di scirocco attiva sullo Ionio. Ecco le pagine utili per seguire la situazione meteo in tempo reale: