Da tempo, ormai, la barriera corallina è a rischio, ma ora Greenpeace lancia un nuovo allarme: un ecosistema scoperto da pochi mesi e già “in pericolo” a causa dei pozzi di petrolio. si tratta della barriera corallina amazzonica, situata alla foce del Rio delle Amazzoni. Greenpeace Italia ha lanciato una spedizione sul posto e una campagna di sensibilizzazione ad hoc. La barriera corallina amazzonica e’ stata descritta da uno studio pubblicato ad aprile scorso su Sciences Advances. Si tratta, spiega Greenpeace Italia, di un ecosistema particolarmente ampio e in pratica nascosto sui fondali, in luoghi dove nessuno credeva possibile. Si estende per 9.500 chilometri quadrati, dal Brasile alla Guiana francese, ed e’ dimora di gorgonie, alghe rosse, 73 specie di pesci, aragoste, stelle marine, rodoliti (simili a coralli) e spugne alte fino a due metri. L’ecosistema e’ ancora poco esplorato ma sarebbe gia’ minacciato dai pozzi petroliferi. “La foce del Rio delle Amazzoni e’ la nuova frontiera per lo sfruttamento del petrolio nelle acque brasiliane”, scrive Greenpeace Italia. “Total e BP sono le due compagnie che vorrebbero trivellare” e “una concessione di Total si trova a giusto a 8 chilometri dalla barriera”. Per questo l’organizzazione ha lanciato una campagna online per raccogliere firme contro le trivelle e ha deciso di inviare sul luogo la nave Esperanza, con a bordo biologi marini, per studiare meglio questo ecosistema.