Sono circa 53 mila gli italiani che ogni anno atterrano in un aeroporto australiano per vacanza, per un’esperienza di lavoro, per studiare e spesso con l’obiettivo di trasferirsi in Australia in maniera definitiva. In particolare, sono 33.300 i visti turistici richiesti, più di 14 mila i visti vacanza e lavoro (‘working holiday visa’), 3.000 quelli per gli studenti (‘student visa’), 2.100 quelli per i dipendenti che hanno ricevuto un’offerta di lavoro di 2 o 4 anni (sponsor), e circa 600 i visti permanenti rilasciati, secondo il sito del Dipartimento di immigrazione. E sono 300 mila le persone che a casa parlano italiano, 200 mila quelle nate in Italia e oltre 916 mila quelle di origini italiane. Ne sanno qualcosa Ilaria Gianfagna e Stefano Riva, che tre anni fa hanno fondato Just Australia, l’infopoint per chi vuole trasferirsi in Australia, con sede a Melbourne dove sono passati circa 6 mila italiani in 3 anni. ”L’Australia è un paese multi-etnico -dicono- estremamente moderno, dove la qualità della vita è molto alta, tra burocrazia snella, infrastrutture e servizi efficienti, stipendi elevati e commisurati ai costi, opportunità di lavoro e prospettive future, clima mite, spazio per il tempo libero e la vita all’aria aperta. In particolare Melbourne è stata nominata per il sesto anno consecutivo la città più vivibile al mondo. L’ideale per chi vuole cambiare vita e crearsi un futuro all’estero”. Just Australia è quindi un infopoint italiano e gratuito, oltre che un’agenzia educativa specializzata in percorsi di studio e di lavoro. Nata su idea di Stefano Riva e Ilaria Gianfagna, entrambi di Udine rispettivamente con un background nel mondo degli eventi e del giornalismo, vanta, una serie di collaborazioni in Australia e in Italia, tra cui scuole, studi legali, traduttori, agenti di immigrazione, banche, agenzie di viaggi, assicurazioni sanitarie e altre aziende. Just Australia, inoltre, mette a disposizione annunci e contatti di lavoro. “Cerchiamo di creare il percorso più adatto a ogni singola persona, a seconda di professione, età, stato civile, budget, tempo a disposizione e passioni – dicono Stefano e Ilaria – e in più svolgiamo gratuitamente le prime pratiche per i neoarrivati: tax file number, (il codice fiscale australiano) curriculum in inglese, apertura del conto in banca, assistenza nella ricerca di casa e lavoro, consigli e dritte su come vivere, lavorare e andare a vivere in Australia”. Le opzioni per trasferirsi in Australia sono tante, ma c’è da dire che emigrare definitivamente non è facile. Forse le regole sono meno restrittive che negli Stati Uniti, ma comunque un visto permanente bisogna sudarselo e tutto dipende sempre da tre fattori: il livello d’inglese, il titolo di studi e gli anni di esperienza. Il visto turistico dura da tre mesi ad un anno ed è utile per farsi un’idea della vita in Australia; il ‘working holiday’ è il più famoso e permette a chi ha meno di 31 anni di vivere un’esperienza di viaggio e lavoro della durata di un anno con la possibilità di rinnovarlo di altri 12 mesi, a patto di lavorare per 88 giorni in una fattoria australiana. E ancora lo ‘student visa’ è un’opzione interessante per chi ha superato i 31 anni e per chi vuole frequentare un corso di inglese o professionale, dà accesso ad un permesso di lavoro part time; lo sponsor visa è quello più ambito, permette di vivere e lavorare in Australia fino a 4 anni per la stessa azienda, che offre un contratto temporaneo; infine c’è lo ‘skilled visa’ che è un visto permanente a tutti gli effetti, rivolto alle professioni di cui c’è carenza. “Di lavoro in Australia ce n’è per tutti -continuano Ilaria e Stefano- a patto di darsi da fare, sapersi reinventare se necessario e ricominciare da capo. Fondamentale è avere un buon livello d’inglese, poter vantare anni di esperienza e qualifiche”. La maggior parte degli italiani lavora nella ristorazione e nelle costruzioni, semplicemente perché si tratta di settori in cui è semplice inserirsi appena arrivati o se il livello d’inglese è ancora da migliorare. Per chi mastica bene l’inglese, l’Australia è sempre in cerca di medici, infermieri, architetti, chef, ingegneri, meccanici e in generale tutte le professioni collegate all’edilizia. Poi per i più audaci, c’è chi ha intrapreso un’attività di importazione e chi ha aperto un ristorante. “Per trasferirsi in Australia è anche utile -concludono- richiedere una consulenza con un agente di immigrazione, che è in grado di costruire un percorso basato sulle opportunità che offrono i visti in Australia”.