“E’ stata completata l’evacuazione della frazione di Ortolano-Campotosto con l’ausilio di un elicottero”. Cosi’ la responsabile dell’Ufficio emergenze della Protezione Civile, Titti Postiglione, che ha fatto il punto sull’emergenza a Rieti. “Sono state riaperte la SS81 a Teramo, la SS696, la 77 a Spoleto e si sta lavorando in maniera intensa sulla SS4 Salaria, aperta solo ai mezzi di emergenza”, ha detto Postiglione aggiungendo che “sul territorio ci sono le migliori competenze e attrezzature”. “A ieri operano nella zona 4200 uomini arrivati oggi a quota 7000, esclusi gli operatori di comuni e altri enti locali”, ha concluso.
“Il sindaco di Campotosto mi ha segnalato il rischio frane sul Monte Corno dal quale una volta diradatasi la nebbia si vede che si sta staccando un costone. Potrebbe essere un inizio di frana. Ho segnalato la cosa alla protezione civile regionale direttamente al sottosegretario Mazzocca”. Cosi’ il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci su un’altra possibile emergenza che si potrebbe scatenare nell’alta Valle dell’Aterno, gia’ colpita epicentro del sisma di ieri e da giorni nella morsa della neve. La montagna e’ di fronte ad Ortolano, la piccola frazione del comune di Campotosto (L’Aquila), dove ieri e’ caduta una slavina che avrebbe travolto un 60enne che tutt’ora risulta disperso. “Da quel monte si e’ staccato la valanga – spiega ancora Pietrucci, in prima linea da ieri nell’alta valle dell’Aterno -. Il sindaco di Campotosto Cannavicci e’ un ingegnere e fa bene ad essere preoccupato. Dobbiamo avviare subito verifiche”, conclude Pietrucci che sta cercando di arrivare a Campotosto. Molti paesi dell’Alto Aterno, tra cui Ortolano, sono isolati e non ancora raggiunti per via di metri di neve sulle strade. I cittadini si lamentano che fino a ieri non erano arrivate a ne’ sedie ne’ brandine negli spazi di accoglienza.
“Il problema e’ che le condizioni atmosferiche sono proibitive. Io vedo veramente tutti impegnati a portare soccorso, ma con questa neve non e’ affatto facile. Soprattutto raggiungere quei posti da dove arrivano le richieste di soccorso, che non possono essere soddisfatte all’istante perche’ e’ praticamente impossibile raggiungerle. E sono anche richieste di generi di prima necessita’: a Campotosto e a Montereale in questo momento abbiamo una richiesta di acqua potabile, perche’ l’acqua non si puo’ neanche piu’ bere. Ci stiamo adoperando per far arrivare dei bancali di acqua potabile”: cosi Gabriele Perfetti, presidente Cri Abruzzo, a Radio 24. “Abbiamo gia’ allertato il nostro interporto di Avezzano che dispone di bancali pronti. Tempo di farli partire e fargli raggiungere sia Campotosto che Montereale. Molte di queste zone sono prive di energia elettrica, le linee sono collassate” ha spiegato Perfetti. Le frazioni isolate, ha aggiunto, non sono ancora state raggiunte tutte: “io vedo anche l’esercito che sta lavorando, notte e giorno, non si sono mai fermati. Il fatto e’ che quando ci si trova di fronte dei muri di neve alti due metri, anche con i mezzi piu’ sofisticati si fa sempre molta fatica ad arrivare. Poi le persone hanno anche bisogno di lavorare un po’ in sicurezza. E, devo dire, molti lo stanno facendo neanche considerando questo aspetto”. “Guardi, veramente e’ una corsa contro il tempo, ma soprattutto anche una lotta contro gli eventi atmosferici che non ci sta risparmiando. Sia Marche che Abruzzo e parte del Lazio. Siamo veramente in una condizione molto molto difficile. Pero’ facciamo del nostro meglio, cerchiamo anche di pensare a quello che sara’ a 24, 48 ore, quando finalmente raggiungeremo tutte queste contrade, tutti questi territori dove effettivamente ci sono persone che chiedono aiuto e li’ dobbiamo essere pronti poi a garantire ulteriori e altri tipi di soccorso”.
“Non siamo raggiungibili, abbiamo bisogno di frese per essere liberati dalla neve. La frazione più disagiata è Mascioni: non riescono a uscire di casa. La corrente invece c’è”. Così il sindaco di Campotosto Luigi Cannavicci, a Rainews 24, sul terremoto che ha colpito l’Abruzzo.
Intanto è arrivato a Camposto il “bruco” dell’esercito che si occupera’ di portare i vivere alle persone rimaste isolate all’interno dei Map nella parte alta del paese. Acqua, pane, latte e beni di prima necessita’ che verranno distribuiti alle oltre 100 persone che hanno trovato rifugio nei Map in seguito alle scosse del terremoto e per ripararsi dal freddo della neve.