Una intensa ondata di maltempo dalle caratteristiche invernali, caratterizzata da forti nevicate e temperature scese di colpo al di sotto dei -15°C -20°C, ha duramente colpito nel weekend la Russia meridionale, la Crimea e l’Ucraina orientale. Nella giornata di ieri intense nevicate non hanno risparmiato neppure le coste della Russia europea affacciate sul mar Nero, così come la stessa città di Sochi, interamente ammantata dalla “dama bianca”. Ma intense nevicate hanno interessato pure la parte più orientale della Crimea. Queste forti nevicate, spesso accompagnate da autentici rovesci, sono state originate dall’isolamento, proprio al traverso dell’Oblast’ di Rostov, di una circolazione depressionaria in quota, interamente ricolma di aria gelida, d’estrazione artica continentale.
La profonda depressione a carattere freddo, ben alimentata lungo il suo bordo più occidentale dalla discesa di un intenso nucleo di aria artica continentale, che dalla Russia europea meridionale è scivolato in direzione dell’Ucraina orientale attraverso una gelida ventilazione settentrionale, che tende a ruotare più da N-NO e NO sull’Ucraina centrale (visto il posizionamento del minimo barico), continuerà ad arrecare una intensa fase di maltempo, con intense nevicate fra il sud della Russia europea e l’Ucraina orientale.
Il sistema frontale annesso alla circolazione depressionaria, in allontanamento verso levante, sta difatti dando luogo a precipitazioni diffuse, localmente pure intense, su gran parte della Russia meridionale, da Rostov fino a Volgograd, con fitte nevicate, spesso trasformate in vere e proprie bufere grazie all’azione dei venti dai quadranti orientali, attivi sul margine più settentrionale di questa circolazione depressionaria, attualmente posizionata col proprio centro di massa sopra la Russia meridionale. L’invorticamento dell’aria gelida in quota è tenuto in vita dall’avvezione di vorticità positiva indotta dal passaggio di un ramo discendente del “getto polare”.
Questa circolazione depressionaria in quota a carattere freddo, coadiuvata da una forte “anomalia positiva della tropopausa dinamica” a 500 hpa, rimanendo semi-stazionaria in loco continuerà anche ad inizio di settimana ad apportare nevicate diffuse che interesseranno gli Oblast’ della Russia meridionale e l’Ucraina orientale, con fenomeni a tratti pure di forte intensità che potranno interessare pure le località affacciate sul mar d’Azov e quelle sul settore più orientale del mar Nero, dalla città di Sochi fino alle spiagge georgiane di Batumi.
Oltre alle forti nevicate l’intenso nucleo di aria gelida artica continentale scivolato nel sud della Russia sta provocando un brusco calo delle temperature fra l’Ucraina orientale e gli Oblast’ della Russia meridionale. In alcuni Oblast’ della Russia meridionale, complice anche il notevole “effetto Albedo” prodotto dai terreni innevati e il forte irraggiamento notturno, favorito dal rasserenare dei cieli, si potrebbero registrare temperature minime di ben -28°C -30°C.
