Secondo Mario Costa, presidente onorario della Societa’ Sis 118, in riferimento alla tragedia dell’hotel Rigopiano, “una possibilita’ di trovare superstiti c’e’ sempre, si puo’ trovare una sacca d’aria sufficiente sotto le macerie che da’ la possibilita’ di respirare, e anche la presenza di neve offre l’occasione di bere. Se si trattasse di persone semplicemente sotto una valanga sarebbe un problema, perche’ in quelle condizioni si resiste molto meno, dopo poche ore la sopravvivenza si abbassa molto. Qui il disastro e’ sotto certi aspetti anche una ‘fortuna’, perche’ i detriti, se non hanno provocato traumi gravi come la sindrome da schiacciamento, danno la possibilita’ di essere protetti dal contatto diretto con la neve”.
“Anche se non si e’ a contatto diretto con la neve il freddo e’ un problema a questo punto, il rischio ipotermia e’ molto grande”.