Il bilancio finale della tragedia che ha colpito l’hotel Rigopiano è di 29 morti. Non ci sono dunque più dispersi rispetto a quelli noti dalla lista dei 40 nomi di persone presenti in hotel: 28 ospiti e 12 dipendenti. I superstiti sono invece Undici: 9 estratti vivi, 2 scampati alla valanga. Due persone, il cuoco Giampiero Parete e il tuttofare dell’hotel, Fabio Salzetta, si sono salvati perché si trovavano all’esterno dell’albergo. Poi nei giorni successivi, in particolare nel ‘miracoloso’ venerdì, dalle macerie sono state estratte vive nove persone: la moglie di Parete, Adriana, e quattro bambini (i piccoli Parete Adriana e Gianfilippo, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo). Tra gli altri adulti messi in salvo Giampaolo Matrone (operato con succcesso al braccio destro), Francesca Bronzi, Vincenzo Forti e Giorgia Galassi. Proprio loro hanno descritto il dramma vissuto nell’albergo.
L’hotel è stato colpito da una valanga il 18 Gennaio, mentre poche ore prima una serie di scosse di terremoto avevano interessato tutta la zona. Un primo allarme era stato lanciato invano alle 17.08 da uno dei superstiti che si era allontanato momentaneamente dall’edificio: non solo non aveva ottenuto risposte positive, ma alcuni impiegati avevano persino alluso ad una bufala. In seguito era riuscito finalmente a convincere la centralinista. La macchina dei soccorsi si è dunque attivata alle 19.00, circa tre ore dopo l’accaduto. Nonostante in fase iniziale i soccorsi e gli interventi siano stati quasi assenti (in molti si chiedono se davvero sarebbe accaduta una tragedia di tale portata, se la strada fosse stata sgombera dalla neve), il successivo operato di Vigili del Fuoco e Soccorritori è stato invece impeccabile: il giorno dopo, quando ormai le speranze sembravano svanite, sono riusciti a trovare i segni di vita di alcuni superstiti travolti dalla neve, sopravvissuti grazie ad una bolla d’aria formatasi. Dopo ore intense di lavoro, 9 persone, tra cui anche 4 bambini, sono stati estratti vivi e sono adesso in buone condizioni. Le ricerche non si sono arrestate, nonostante le speranze di trovare i dispersi in vita si affievolissero.