Sono 500mila gli italiani che solo nell’ultima settimana sono stati messi a letto dall’influenza, come rileva l’ultimo bollettino dell’Iss. E le temperature rigide che hanno colpito il nostro Paese in questi ultimi giorni “hanno facilitato la ripresa e la diffusione dei virus”, spiega all’AdnKronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo presso il Dipartimento Scienze biomediche per la Salute dell’università degli Studi di Milano. “Oltre ai ceppi influenzali attesi- sottolinea Pregliasco – le basse temperature stanno favorendo anche la proliferazione di virus simil-influenzali, come gli adenovirus e i coronavirus che, seppur dando manifestazioni meno pesanti, rendono in questo momento imponente il numero di persone colpite da sindromi influenzali”. “L’ultimo bollettino ha registrato una lieve flessione, circa 100mila casi in meno – evidenzia il virologo – e l’alto numero di giovani coinvolti potrebbe far pensare che ci si trovi di fronte al culmine o a un calo di diffusione dei virus: tuttavia – mette in guardia Pregliasco – dobbiamo considerare l’evoluzione e l’incognita delle temperature nella prossima settimana. Se il termometro segnerà ancora valori molto bassi – sottolinea – la proliferazione di virus avrà un andamento ancora molto vivace”. Rischiamo di dover fare i conti con febbre e dolori ancora a lungo? “Difficile fare previsioni, questa situazione dovrebbe comunque terminare entro la fine di febbraio”, rassicura il virologo. Quali consigli per difendersi e affrontare questi giorni di freddo straordinario? “Non bisogna assolutamente sottovalutare le prime avvisaglie di malattia anche se si è in buona Salute – raccomanda Pregliasco – utilizzare automedicazioni responsabilmente, non assumere antibiotici. Assoluta attenzione ad evitare sbalzi termici”. Per quanto riguarda l’alimentazione, poi, “tutto ciò che contiene vitamine C e B può aiutare, così come può essere utile l’assunzione di probiotici che hanno la capacità di rinforzare le difese immunitarie”, conclude il virologo.