Questa stagione influenzale “presenta alcune peculiarità: è caratterizzata da un anticipo di circa 3 settimane, da una rapida impennata dell’incidenza delle sindromi simil-influenzali e da un elevato numero di casi in persone di 65 anni e oltre”. Questo il primo bilancio stilato, sulla base dei dati Influnet, da Caterina Rizzo e Antonino Bella del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della Salute dell’Istituto superiore di sanità. “In tutte le Regioni italiane il periodo epidemico è iniziato nell’ultima settimana del 2016 – sottolineano – ovvero in largo anticipo rispetto agli anni passati, quando veniva raggiunto tra fine gennaio e inizio febbraio”. Nello specifico, dall’inizio della sorveglianza sono stati registrati 1.947.000 casi in tutta Italia. Sono 31 i casi gravi di influenza confermata, 4 dei quali deceduti, riportati al sistema di sorveglianza da 10 Regioni e Province Autonome. L’età media dei casi segnalati è di 67 anni e il 61% ha più di 65 anni. L’83% dei casi gravi e dei decessi, presenta almeno una patologia cronica preesistente. Nella maggior parte di questi pazienti è stato isolato il virus A/H3N2 (58%) seguito dal virus A/H1N1pdm09 (16%) e tutti i decessi sono stati causati dal virus A/H3N2. I dati relativi all’eccesso di mortalità in Italia per tutte le cause rientrano nell’atteso e non mostrano fino ad ora il superamento delle soglie di allerta. Il livello di incidenza, dal 26 dicembre 2016 al 1 gennaio 2017, è stato pari a 10,12 casi per mille assistiti: nello stesso periodo della passata stagione influenzale raggiungevano a malapena i 2 casi per mille assistiti, evidenziano ancora i due epidemiologi. Ad alimentare la crescita, come ogni anno, i contagi tra i bimbi sotto i 5 anni, tra cui si sono registrati 27,6 casi per mille assistiti. Ma l’incidenza aumenta soprattutto tra gli ‘over 65’, con 6,34 casi per mille assistiti, il doppio rispetto alla settimana precedente (3,32). La quasi totalità dei virus influenzali antigenicamente caratterizzati è simile ai ceppi contenuti nel vaccino. Gli esperti ricordano che durante le stagioni influenzali dominate dal virus A/H3N2 vengono colpiti da forme severe di influenza soprattutto gli anziani e i soggetti con condizione di rischio. Se non vaccinati, dunque, devono mettere in atto misure di protezione personali utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza applicando le seguenti azioni: lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici), buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani), isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale, uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ospedale.