Dopo aver superato il picco stagionale in anticipo rispetto agli anni precedenti, l’Influenza continua a colpire in molti Paesi del mondo, soprattutto in Asia orientale e in Europa. In tutto il mondo, il virus A (H3N2) resta quello predominante e la maggior parte dei virus circolanti e’ simile a quelli contenuti nei vaccini per la stagione 2016-2017. E’ quanto si legge nel bollettino dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms) relativo al periodo dal 26 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017. In Europa l’attivita’ influenzale e’ stata elevata, e le persone di eta’ superiore ai 65 anni sono state quelle piu’ frequentemente associate a forme gravi di infezione.
In particolare, secondo il rapporto Flu News Europa, l’incidenza registrata risulta molto elevata in Albania, media in Francia, Svizzera e Irlanda, relativamente bassa in Italia. In Nord America, l’attivita’ influenzale ha continuato ad aumentare, cosi’ come in Asia. Nel sud-est asiatico, cosi’ come nei paesi dell’America centrale e meridionale, e’ rimasta bassa. In Nord Africa, casi hanno continuato a essere segnalati in Marocco e in Tunisia. Complessivamente, nel periodo, i laboratori Oms hanno effettuato 165.297 esami, di cui 40.259 positivi ai virus influenzali. Di questi, nel 96,4% dei casi si trattava di Influenza A e nel 3,6% B. In particolare, il 97,4% dei casi di A appartenevano alla sottospecie H3N2. Quanto al ceppo B, la meta’ dei casi era del sottogruppo B-Yamagata, l’altra meta’ B-Victoria.