E’ in corso la prima passeggiata spaziale dell’astronauta francese ESA Thomas Pesquet, che opera insieme allo statunitense Robert Shane Kimbrough per la sostituzione delle batterie della Stazione spaziale internazionale sotto la voce guida di Luca Parmitano, che li segue via radio dal centro di controllo della missione a Houston, in Texas.
Pesquet si è preparato a lungo al suo debutto fuori dalla Iss durante i mesi di addestramento a terra presso il Johnson Space Center della Nasa, mentre in queste ultime settimane passate in orbita ha preparato tuta spaziale e strumenti per le operazioni.
L’infrastruttura di produzione di energia elettrica della Stazione è dotato di quattro enormi serie di pannelli fotovoltaici e di un sistema di batterie che accumula l’energia prodotta e la fornisce alla stazione quando i pannelli solari si trovano nell’ombra della Terra.
Secondo la tabella di marcia NASA, le vecchie batterie a idrogeno e nickel – 48 in tutto, 6 per ogni canale di potenza – dovranno essere rimpiazzate totalmente da 24 alimentatori agli ioni di litio. Un restyling completo richiederà numerosi interventi negli anni e almeno 3 voli della nave cargo HTV per trasportare il materiale: in questa prima fase – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – gli astronauti si limiteranno a lavorare sui 12 alimentatori più usurati, al posto dei quali verranno posizionate 6 batterie di nuova generazione.
Cominciate il primo Gennaio con l’intervento del braccio robotico guidato dal centro di controllo a Terra, le operazioni sono state dilazionate nell’arco di due settimane: la messa in posa del nuovo sistema prevedeva le due passeggiate spaziali e una serie di manovre del braccio robotico. L’uscita del 6 Gennaio, la 196esima della storia della casa spaziale, è durata 6 ore e 32 minuti (un’ora in meno del previsto) e ha impegnato il Comandante Kimbrough e l’ingegnere di volo Peggy Whitson, (la 56enne Whitson è la donna con più esperienza in spacewalk del corpo NASA).
Oltre ad aver sostituito, come da programma, 3 delle 6 batterie del canale di potenza 3A, gli astronauti hanno tenuto d’occhio l’Alpha Magnetic Spectrometer, documentandone lo stato di salute per aiutare gli esperti a risolvere un problema di raffreddamento all’esperimento di fisica delle alte energie. Kimbrough e Whitson, inoltre hanno instradato un cavo ethernet e istallato una serie di scudi per micro meteoriti al di fuori dell’airlock.