Situato nelle Ande, a 3800 metri sul livello del mare, sorge il leggendario lago Titicaca, il più alto lago navigabile del mondo, oltre ad essere il più grande del Sud America. Situato in sud-est Perù, al confine con la Bolivia, con le sue incantevoli acque dall’azzurro all’indaco, salvaguardato come riserva naturale protetta, è un luogo misterioso, tranquillo, leggendario, considerato sacro da molti popoli.
Le origini del suo nome sono sconosciute… il significato, forse, deriva dalla traduzione di “Rock Puma”, ossia “Roccia dl puma”, basata sulla fantasiosa forma del lago che ricorda un puma che insegue un coniglio. Un antico mito racconta che Manco Càpac e sua sorella-consorte Mama Ocllo emersero dalle magiche acque del Titicaca, note per la luminescenza, per fondare Cuzco e l’impero Inca. Spettacolari le sue isole fluttuanti, un must per chi visita questo luogo; costruite dagli Uros che crearono enormi zattere con le robuste canne di totora che crescono lungo le rive del lago. Le prime isole dovevano essere riparate dall’arrivo degli Inca ma gli Uros vivono, ancora oggi, su queste isole artificiali, circa 41, tra cui, la suggestiva isola collinare di Taquile, utilizzata come prigione durante la colonizzazione spagnola e fino al XX secolo, in cui non esistono auto, hotel e manca quasi del tutto l’elettricità, utilizzando candele e torce a manovella.