“Siamo a Istanbul da venerdi’, bloccati all’aeroporto come profughi, abbiamo tantissima paura perche’ voglio solo ricordare che la Turchia e’ il luogo di attentati e proprio in questo aeroporto, non molto tempo fa, dei terroristi hanno compiuto un massacro di pendolari come noi che aspettavano di poter partire“. A parlare e’ un avvocato toscano, Pina Biagini, che insieme con “almeno altri 500 italiani“, sono bloccati all’aeroporto della capitale turca poiche’ da venerdi’, causa forte nevicata, non riescono a fare ritorno in Italia. “Siamo disperati, qui c’e’ il caos e l’unica cosa che ti garantiscono e’ l’albergo per passare la notte ma, per motivi di sicurezza, non ci riconsegnano neanche i bagagli. Ieri – afferma Biagini parlando con l’Agi – siamo dovuti addirittura andare in giro per Istanbul a comprare mutande e calzini. Abbiamo cercato di contattare l’ambasciata, ma ci dicono che non ci sono voli e, quindi, siamo costretti a rimanere qui. Ci siamo informati e per domani non c’e’ alcun volo disponibile. Siamo – conclude Biagini – in balia di nessuno con i mitra della polizia addetta alla sicurezza in bella vista e con una paura che ti fa tremare. La nostra unica speranza e’ che da Roma qualcuno si passi la mano sulla coscienza e ci dia la possibilita’ di tornare a casa. Vogliamo solo questo“.