“Accogliamo con soddisfazione la dichiarazione dello stato di emergenza regionale proclamato dalla Regione per l’emergenza Maltempo di questi giorni, che ha lasciato l’Abruzzo in ginocchio. Stato di emergenza che la nostra associazione aveva invocato visti i tanti danni, diretti e indiretti, registrati nelle citta’, nei paesi e anche dalle attivita’ commerciali, a causa della neve e del gelo. Il bilancio e’ pesantissimo, un vero e proprio bollettino di guerra: saldi rovinati, aziende con danni strutturali, magazzini pieni di merce pagata e invenduta, attivita’ produttive bloccate”: lo rende noto Confartigianato Abruzzo. “Confartigianato chiede un immediato sgravio almeno dei tributi comunali e regionali per le zone piu’ colpite dal Maltempo, come Pescara, Chieti e i territori provinciali. Ci sembra quasi logica una decisione di questo tipo visto che la liquidita’ degli imprenditori a seguito di questo evento e’ vicina allo zero. Le forze disponibili adesso devono essere utilizzate per fare ripartire la macchina del commercio e del turismo abruzzese, bloccata da troppi giorni,” dichiarano il presidente regionale di Confartigianato ed il delegato al Commercio, Luca Di Tecco e Massimiliano Pisani. “Altra nota dolente e’ l’aeroporto di Pescara chiuso mestamente ai primi fiocchi di neve con tanto di aereo tenuto in ostaggio nello scalo. Senza scendere nelle polemiche, le risorse disponibili, oltre che per riparare i danni, dovrebbero essere utilizzate proprio per il rilancio del commercio e del turismo abruzzese. E’ necessario un potenziamento dell’aeroporto, colonna principale dell’indotto turistico. La struttura deve essere dotata di uomini e mezzi specializzati, come spartineve e spargisale. Servono inoltre immediati lavori di potenziamento e miglioramento dell’area accoglienza”. “La calamita’ vissuta deve essere vista come un’occasione di rilancio, altrimenti rischia di essere il colpo di grazia per la nostra regione. Ora piu’ che mai serve una nuova legge regionale sul commercio, dinamica e al passo con i tempi. Ora piu’ che mai deve essere impedita l’apertura di nuovi centri commerciali. Ora piu’ che mai serve una legge regionale per far si’ che le nuove attivita’ vendano principalmente prodotti abruzzesi, come gia’ avviene a Firenze. Lo slogan dell’artigianato e’ sempre stato ‘compra abruzzese’; purtroppo – concludono il presidente di Confartigianato e il delegato al settore Commercio – la politica abruzzese degli ultimi dieci anni lo ha dimenticato, vanificando il lavoro e i sacrifici dei nostri artigiani”.