“La situazione è drammatica: mi auguro che le istituzioni decretino lo stato di crisi”. E’ l’appello che lancia, con Labitalia, Daniele Zunica, presidente regionale di Assoturismo-Confesercenti Abruzzo e titolare dell”Hotel Zunica 1880′, storico albergo di Civitella del Tronto. Proprio nel comune del teramano, dopo la forte nevicata, la situazione è sempre più grave: “Servono urgentemente – avverte Zunica – mezzi spalaneve e generatori di corrente. Siamo senza luce e senz’acqua e ci sono quasi tre metri di neve, le strade di accesso bloccate. Una speranza ci arriva dalla Pilkington Italia: il presidente, Graziano Marcovecchio, che ha già dato un contributo di 60mila euro per l’edilizia scolastica, sta arrivando dalla Val di Sangro con due gruppi elettrogeni. E proprio poco fa è arrivato l’Esercito: 2 squadre di 6 persone”. “Il mio hotel in queste ore – riferisce – si è trasformato in sala operativa. Stiamo distribuendo le ultime bottiglie di acqua e latte alle famiglie che hanno bambini piccoli. Manca anche il pane: finora abbiamo distribuito quello messo a disposizione dal forno Tribotti, fatto due giorni fa, ma ora anche di fronte al forno ci sono 3 metri di neve. Qui a Civitella c’è anche una importante casa di riposo per anziani e tanti abitanti anziani isolati nelle loro case. Se si liberano le strade, possono arrivare approvvigionamenti di viveri”. Dunque, ribadisce Daniele Zunica, “è una situazione molto molto difficile, che certamente ha preso impreparate tutte le istituzioni”. “Ieri quelle quattro scosse di terremoto, che non si sentiva da giorni, hanno rigettato tutti nel terrore: è stato – afferma – il colpo di grazia. Abbiamo bisogno di tanto aiuto, di tanto appoggio. Così non possiamo andare avanti”. “All’emergenza di questi giorni – sottolinea il presidente regionale di Assoturismo-Confesercenti Abruzzo – si aggiunge il fatto che siamo senza turismo e quindi senza lavoro da mesi”. “Dopo quello che abbiamo passato – conclude – ci aspettiamo molto dal governo nazionale e regionale: noi ci siamo messi a disposizione della collettività per tutto quello che abbiamo potuto, ma ora le istituzioni ci diano una mano per sopravvivere, anche con agevolazioni fiscali. E da parte dell’Enel ci aspettiamo quanto meno un ‘mea culpa’ e un rimborso”.