Maltempo: attività produttive in ginocchio in provincia di Chieti

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Attività produttive in ginocchio in provincia di Chieti, dove diversi nuclei industriali e artigianali sono ormai privi di corrente elettrica da quasi tre giorni, dopo essere stati irraggiungibili all’inizio della settimana. In altri, invece, rubinetti a secco o linee telefoniche mute. A fare il punto della situazione di emergenza in cui si trovano le aziende del chietino, è la Cna Abruzzo che sottolinea: “Tutto ciò in un quadro in cui gli imprenditori denunciano la carenza pressoché assoluta di comunicazioni”. E’ un bollettino di guerra quello che arriva dalle diverse aree produttive del Chietino, letteralmente messo in ginocchio dalle nevicate degli ultimi giorni. Il disagio più grave è quello provocato dall’interruzione nell’erogazione della corrente elettrica, come testimonia lo stesso presidente della Cna di Chieti, Savino Saraceni, titolare di un’azienda che si trova nel nucleo artigianale di Pioggiofiorito (con quello della vicina Arielli ospita circa una ventina di piccole imprese). “Ieri l’altro non si poteva neppure arrivare da queste parti – dice Saraceni – mentre da ieri la situazione è migliorata, soprattutto grazie all’impegno dell’amministrazione comunale di Poggiofiorito, cui voglio dare pubblicamente atto”. “Ma il problema maggiore resta la mancanza di corrente elettrica, che da quasi tre giorni ci impedisce di avviare le nostre attività. E a questo si aggiunge il fatto che nessuno si è degnato di dirci qualcosa sulla ripresa dell’erogazione”, spiega Saraceni. Lo stato di emergenza perdura su tutto il territorio della provincia, senza eccezioni di sorta. Lo rileva Letizia Scastiglia, direttore della Cna provinciale di Chieti, che tiene i contatti con le imprese associate: “Ci risulta che il 35% delle utenze siano ancora senza corrente a Scerni, dove però non funzionano le linee telefoniche, e Pollutri. E che lo stesso avviene a Casalbordino dove da quasi tre giorni la corrente non c’è”. Zona che vai, emergenza che trovi. Così, sempre nel report messo a punto da Scastiglia, “a Paglieta il titolare di una officina meccanica nostra associata ci dice che per tutta lunedì la corrente non c’è stata, che in Val di Foro, nel nucleo di Villamagna le imprese sono in ginocchio per mancanza di corrente elettrica”. Niente acqua sino a ieri, invece, per tantissime aziende insediate nella zona industriale e artigianale di Atessa, ovvero il cuore produttivo della regione. La corrente elettrica (“Lunedì è stata completamente assente per tutta la giornata, l’erogazione è ripresa solo alle 21”, dice Andrea Scamuffa, titolare della ‘Meccanica Aventino srl’) attualmente è assicurata ma – è ancora Scamuffo a parlare – “con interruzioni pressoché continue, che mettono a repentaglio il ciclo produttivo, soprattutto in aziende come la nostra che ormai legano i propri macchinari a controlli numerici, con il risultato di doverli riaccendere in continuazione: un quadro, va detto, che si verifica anche oltre l’emergenza di questi giorni”.

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