Confagricoltura Ragusa chiede lo stato di calamità naturale per il comparto agricolo e zootecnico ibleo e del sud est della Sicilia fortemente danneggiato dal maltempo delle ultime ore. “La Regione – affermano il presidente provinciale Antonino Pirrè e il direttore Giovanni Scucces – si attivi immediatamente per operare nel migliore dei modi e dichiarare lo stato di calamità naturale dopo l’intensa pioggia torrenziale che si è abbattuta nelle ultime ore in provincia di Ragusa e che ha creato notevoli danni strutturali alle aziende agricole oltre che danneggiare le produzioni”. Fiumi esondati, campi allagati ma anche muri crollati e aziende praticamente sott’acqua. “Non è facile capire quali siano le perdite economiche ma sicuramente le zone più danneggiate, ovvero il modicano, lo sciclitano e l’ispicese, non possono attendere tempi lunghi – sottolineano – Occorre ripartire fin da subito cercando di ridurre i problemi e contenere le perdite, anche rispetto a quanto è stato irrimediabilmente compromesso”. Confagricoltura Ragusa ricorda il suo appello, inascoltato, per le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria di un territorio a rischio idrogeologico è alto. “Non siamo stati ascoltati abbastanza e come si vede i danni sono sotto gli occhi di tutti – dicono – Non è il momento per puntare il dito e andare in cerca delle responsabilità, è l’ora di muoversi subito. In pochi giorni abbiamo assistito alle gelate, alla neve intensa e alla pioggia. La Regione si attivi presto e con meticolosità, in modo da consentire anche i passaggi successivi presso il governo nazionale”.