Maltempo, Gentiloni a S.Egidio: appello di solidarietà per 10mila clochard a Roma

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Il premier Paolo Gentiloni ha incontrato i volontari che lavorano alla mensa per i poveri della Comunità di Sant’Egidio in via Dandolo a Roma. Il presidente del Consiglio è arrivato quasi a sorpresa verso le 16.30 e si è intrattenuto con gli operatori prima di raggiungere la sede operativa della Protezione civile in via Vitorchiano. La doppia visita è stata un modo per dimostrare la vicinanza delle istituzioni a quanti in queste ore prestano soccorso alle vittime del Maltempo. Dopo essersi trattenuto con una ventina di giovani tra i 25 e i 30 anni che questa sera porteranno le coperte ai senza fissa dimora, Gentiloni ha ringraziato i volontari presenti – un centinaio circa -.

Si è rivolto a noi e ci ha detto – raccontano – che ringrazia tutti coloro che vanno ad aiutare chi è in difficoltà, specialmente in questi giorni di freddo. E, attraverso noi, ha aggiunto di voler ringraziare tutte le associazioni che si stanno impegnando per far fronte ai disagi dovuti al Maltempo“. I volontari hanno espresso al presidente le esigenze più urgenti: dalla necessità di coperte, al bisogno di ripari diurni e notturni per i senza fissa dimora, magari tenendo aperte le stazioni della metropolitana per tutta la notte. Il premier ha assicurato di “aver preso nota” delle richieste, promettendo di “riportarle alle istituzioni” competenti, dal Comune di Roma alle Ferrovie dello Stato. Gentiloni si è unito poi all’appello rivolto dalla Comunità di Sant’Egidio a tutti i cittadini per incentivare anche gesti individuali di solidarietà.

In queste ore è molto importante che, se si vede un vagabondo dormire per strada, gli si allunghi una coperta“, spiegano i volontari. Questa sera partirà tra le 20 e le 21 da Trastevere il gruppo di operatori di Sant’Egidio che raggiungerà le zone della capitale dove si concentrano i clochard – le stazioni di Termini, Tuscolano, Trastevere – per offrire loro una coperta e un pasto caldo. I senza fissa dimora sono poco più di 50mila in tutta Italia e di questi 8-10mila nella sola città di Roma. Secondo le stime, tremila circa sono fissi per strada mentre cinquemila circa vivono in condizioni precarie. I posti letto messi a disposizione dal Comune a fasce orarie sono 550.

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