Corrono sui social le richieste d’aiuto e le segnalazioni dei cittadini che stanno subendo le conseguenze dell’ondata di maltempo nell’entroterra della provincia di Ascoli Piceno. Da Pito, frazione di Acquasanta Terme, l’appello su Facebook di un anziano che sta pubblicando video che testimoniano la drammaticita’ dell’emergenza neve. “Abbiamo dovuto scavare un cunicolo per uscire di casa in caso di terremoto, siamo senza luce da giorni. Mia moglie e’ caduta in mezzo alla neve, l’ho aiutata a rialzarsi ma mi ha detto: ‘Sono sfinita fammi morire qui’. Siamo disperati, se uno di noi, comprese le altre famiglie qui vicino, si sente male, siamo morti”.
In una zona di campagna a Venarotta, dopo tre giorni, sono ancora bloccati da frane che ostruiscono le vie d’accesso tre anziani cardiopatici, di cui una disabile, e una famiglia di giovani con una neonata e un bimbo di tre anni. Un parente ha potuto raggiungerli a piedi portando loro i viveri, ma sono senza luce telefono e riscaldamento. Una coppia di anziani che abita a Palmaretta, una minuscola frazione vicino Ascoli, e’ senza energia elettrica da martedi’, senza rete sul cellulare e da ieri pomeriggio anche senza linea fissa. Davanti alla loro abitazione c’e’ oltre un metro di neve, l’uomo ha tentato di togliere la neve ma da solo non c’e’ riuscito. Un uomo risulta bloccato nella zona di Giustimana, alla periferia di Ascoli: con lui due anziani di 90 anni di cui uno allettato: sono senza luce e riscaldamento da lunedi’ notte. Appelli affinche’ intervenga l’esercito con mezzi idonei arrivano da Montegallo, piccolo comune gia’ duramente colpito dal terremoto, in questo momento sommerso da due metri e mezzo di neve, con alcune delle 23 frazioni isolate.
I mezzi a disposizione non sono bastati per fronteggiare la situazione. A Casamurana e’ rimasto un solo capannone di ricovero in piedi. “Siamo senza luce da due giorni e con una strada impraticabile a causa di neve e alberi spezzati. Aiutateci, nelle zone di montagna dell’Ascolano le nostre aziende agricole stanno morendo in silenzio”. “Da domenica scorsa qui a Rosara siamo sepolti vivi, ricoperti da un metro e mezzo di neve, senza energia elettrica, senza cibo e senza medicinali. Stiamo morendo di freddo..lo spazzaneve non e’ mai passato! E’ un’autentica vergogna – sbotta Cinzia su Facebook -, siamo a 4 km dal centro storico e sembra di stare fuori dal mondo. La carica dei cellulari sta finendo, entro oggi non ci sara’ piu’ possibile comunicare con nessuno. Ci sono anziani e per eventuali malori non potremmo allertare. Dovremmo anche lavorare! Volevo che si sapesse in quali condizioni versiamo…fate qualcosa! Mi dispiace se tra un po’ non potro’ rispondere per mancanza di carica al cellulare”.