E’ stato pubblicato sul sito della rivista scientifica Neurological Sciences uno studio intitolato“Estimated prevalence of multiple sclerosis in Italy in 2015” (Stima della prevalenza di sclerosi multipla in Italia nel 2015).
Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Siena, l’Italia è un’area ad alto rischio per la sclerosi multipla (SM), come confermato dai numerosi studi di prevalenza e di incidenza condotti in diverse regioni/province del paese. Tuttavia, non ci sono dati epidemiologici recenti pubblicati, né studi sulla prevalenza totale di SM in Italia. Il loro obiettivo era quello di aggiornare a partire dal 2015 i tassi di prevalenza della SM in diverse aree geografiche utilizzando studi epidemiologici già pubblicati, e di stimare la prevalenza complessiva della malattia in Italia. E’ stata fatta una ricerca nella banca dati di MEDLINE di tutti gli studi pubblicati sulla epidemiologia della SM in Italia. Poi, è stata applicata, ai dati di prevalenza già pubblicati, gli ultimi tassi pubblicati di incidenza e di mortalità per ricalcolare, a partire dal 2015, la prevalenza della SM. Così, è stato calcolato il tasso di prevalenza media dalle loro estrapolazioni, ed è stato applicato sulla popolazione nel 2015 per stimare il numero di pazienti con SM in Italia. Il loro range di prevalenza nelle estrapolazioni variava da 122 a 232 casi/100.000 nel continente e in Sicilia, con una media di 176/100.000, e da 280 a 317 casi/100.000 in Sardegna con una media di 299/100.000. Applicando queste medie alla popolazione italiana nel 2015, è stata ottenuta una stima di oltre 109.000 pazienti con SM in Italia. Secondo gli autori, le loro stime sono risultate superiori agli ultimi tassi pubblicati, ma in linea con l’aumento annuale della prevalenza a causa dell’incidenza che supera la mortalità, con un aumento della sopravvivenza e, forse, con il probabile aumento dell’incidenza.