Neve e frane: il Comune di Chieti vuole chiedere lo stato d’emergenza

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“Alle abbondanti nevicate, ai fiumi d’acqua, al terremoto, alla perdurante mancanza di elettricità in troppe abitazioni della mia città e dell’Abruzzo, a Chieti va ad aggiungersi una ulteriore emergenza, effetto delle avverse condizioni meteorologiche degli ultimi giorni: lo smottamento di alcune aree cittadine, con la caduta di muri di contenimento, che ha determinato la predisposizione, a seguito di relazioni del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, di più ordinanze di sgombero per inagibilità di alcune abitazioni, in particolare, quelle in via Aristide Mattoli 6, via Don Giovanni Minzoni 22, via dei Saponari, e la inagibilità e il divieto di utilizzo dei garage di via Trieste Del Grosso 26. A ciò si aggiunga l’impraticabilità di molte strade a causa della caduta di alberi che stiamo provvedendo a rimuovere per permettere il passaggio dei mezzi di soccorso”, dichiara il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio. “A quattordici giorni dalle prime nevicate di gennaio abbiamo strade deteriorate dal ghiaccio, dal sale e dai mezzi spazzaneve, senza escludere arterie viarie principali, dove si sono create vere e proprie voragini. Interventi straordinari che richiedono investimenti economici importanti e un sostegno economico della Regione e del Governo immediati”. “L’Esercito, attraverso l’invio a Chieti dei suoi militari, ci ha aiutato, ieri, ad aprire camminamenti pedonali; oggi quegli uomini e quelle donne sono stati richiamati, giustamente, a soccorrere le zone colpite dal sisma. Al Generale dell’Esercito Santamaria, al Colonnello del Cedoc Di Biase e agli uomini e alle donne dell’Esercito che hanno operato su Chieti vanno i miei ringraziamenti. Rivolgo anche il mio plauso ai volontari della Protezione Civile, a coloro che da quattordici giorni stanno liberando dalla neve i 300 km di strade della nostra città e al C.O.C. che, negli ultimi giorni, ha ricevuto oltre 3000 telefonate ed ha effettuato oltre 600 interventi per prestare soccorso, portare viveri, alimentare generatori di corrente dove erano collegate macchine salvavita. Continueremo a lavorare sull’emergenza neve e sulle situazioni critiche lasciate dal maltempo e soprattutto al conteggio dei danni che stimiamo intorno ai 2 milioni di euro. Danni visibili ad infrastrutture e strutture (rete fognaria, manto stradale, marciapiedi) e alla economia cittadina con la paralisi delle attività produttive nonché di quelle del piccolo e medio commercio, in favore delle quali è necessario che Governo nazionale e Regione – noi come Comune lo faremo – assumano immediatamente provvedimenti di agevolazione fiscale, una moratoria sui mutui ed incentivi alle attività e alle aziende”.

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