Partenza positiva, anche se con qualche ombra e una situazione generale frastagliata. E’ questo il primo bilancio, a 10 giorni dall’inizio dei saldi a Genova, con la stagione degli sconti che durerà ancora fino al 18 febbraio, come nel resto della Regione. L’avvio ha fatto registrare un buon interesse, soprattutto grazie al weekend lungo e ai tanti arrivi in città. “Ma dopo i primi giorni, durante i quali c’è stato un po’ di movimento anche se non sufficiente, rispetto agli altri anni il fatturato è calato e questa settimana non è stata brillante”, spiega all’Adnkronos Enrico Malvasi, vicepresidente nazionale e presidente provinciale genovese del settore Moda di Confesercenti. “Si passa – sottolinea Malvasi – da un -30% di fatturato rispetto al primo periodo di saldi dello scorso anno, alle poche eccezioni che si allineano con i dati 2016. Ma è difficile fare una stima anche perché il mercato è variegato. Il cliente inoltre gira, ha la possibilità di spostarsi di città in città quindi è più preparato”. Si compra di meno e, più spesso, si parte da beni strettamente necessari. Lasciando nel cassetto gli sfizi. “Una situazione variegata con una media di fatturato più bassa dello scorso anno – ribadisce il referente del settore per Confesercenti – è sinonimo di un momento economico non brillante e fare una classifica di quello su cui si sono concentrati gli acquisti significa prendere in considerazione offerta e prodotto. Certamente l’acquisto durante i saldi è sempre rivolto all’utilità”. E in questo, anche la situazione meteo delle ultime settimane ha guidato l’acquisto. “Con questo freddo – sottolinea Malvasi – i capispalla più costosi, che erano fermi dalla scorsa stagione, si stanno muovendo. Diventano interessanti rispetto al prezzo di partenza e sono utili”. Giacche, giacconi e piumini hanno vita più lunga dei capi all’ultima moda e la durata, l’utilità, vincono sul successo temporaneo di prodotti stagionali. Presto in ogni caso per fare una stima sull’andamento dei saldi sotto la Lanterna. Sia per quanto riguarda il piccolo commercio, sia per marchi storici e grandi firme, che presentano uno scenario frastagliato. “Se ci riferiamo ai brand – ricorda – i negozi vanno a coesistere con l’offerta online e con quella negli outlet. Quest’anno ci ha aiutato l’accordo con il comune per le aree di sosta gratuite durante il lancio della stagione, ha dato una spinta per aiutare il commercio locale rispetto al successo di centri commerciali o outlet dove il cliente non deve mettere in conto la spesa per il parcheggio”. “La stagione è ancora lunga – conclude Malvasi – bisogna arrivare al 18 febbraio e poi gli acquisti sui prodotti invernali dureranno ancora, plausibilmente fino a metà marzo. E’ impossibile recuperare questi valori ma si spera in una tenuta. La forza economica è poca poi il freddo può far slittare di qualche giorno l’intenzione dei clienti di dedicarsi all’acquisto”.
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