E’ particolarmente virulenta e ha messo a letto, a oggi, due milioni di italiani. E’ l’influenza di quest’anno che, stando alle attese dei medici, colpirà oltre sette milioni di persone, due di più rispetto allo scorso anno. I Virus responsabili di questa malattia sono due: A Hong Kong (H3N2) e B Brisbane. Entrambe molto pericolose in quanto consentono una maggiore circolazione del virus. I sintomi sono più o meno i medesimi, solamente più persistenti e duraturi. Oltre alla febbre alta sui 38 gradi, sono previsti anche dolori muscolari e articolari, mal di testa, inappetenza, raffreddore, mal di gola e tosse. Nei casi più gravi possono insorgere i sintomi di nausea, vomito e diarrea. Inutile utilizzare antibiotici, al massimo si può fare uso di antipiretici al paracetamolo ma è sempre meglio chiedere al medico curante.A meno di non essersi vaccinati, gli individui più a rischio sono i bambini in età scolare, gli anziani, le persone con malattie importanti o genetiche, le donne in gravidanza, tutti coloro che lavorano in luoghi pubblici, ospedali e scuole. A diffondere maggiormente questa malattia sono per lo meno i cosiddetti ‘bambini untori’ che, tornando da scuola, infettano i genitori che, a loro volta, contribuiscono a far circolare i ceppi virali. I meccanismo è molto semplice: si viene contagiati a scuola e dalla scuola i virus arrivano direttamente a casa contagiando il resto della famiglia.Tra le regioni più colpite ci sono Piemonte, Val D’Aosta, Marche, Toscana, Emilia-Romagna e Trentino. La curva influenzale crescerà per altre due-tre settimane, poi comincerà la decrescita che durerà un periodo analogo. L’influenza continuerà a darci fastidio fino alla fine di febbraio. Come sempre, vi sono alcuni accorgimenti che è possibile prendere per evitare il contagio: vestirsi a strati per evitare gli sbalzi di temperatura, lavarsi sempre le mani dopo essere rientrati a casa, areare bene i locali almeno una volta al giorno e consumare molta frutta, verdura e bevande calde.Dall’inizio della sorveglianza sono 31 i casi gravi di influenza confermata, 4 dei quali deceduti. L’età mediana dei casi segnalati è di 67 anni (range 3-88) e il 61% ha più di 65 anni. L’83% dei casi gravi e dei decessi di influenza confermata segnalati al sistema, presenta almeno una patologia cronica preesistente.