Hanno vent’anni, ma tra malanni e acciacchi sono messi peggio dei nonni. Lordosi e dolori al nervo sciatico i grattacapi più diffusi, ma non mancano all’appello problemi alla colonna vertebrale. Sempre più giovani, infatti, soffrono quotidianamente di mal di schiena: cinque su 10, secondo la Società italiana di ortopedia e traumatologia. Le cause? I ragazzi si muovono poco e stanno molto tempo davanti a computer o tablet. Il dolore è conseguenza di posture scorrette. I più a rischio lombalgia sono gli ‘under 30’ che passano fino a 10 ore al giorno a navigare sul web dal divano. “Ad oggi le patologie della colonna vertebrale, molto diffuse e causa anche di disagio sociale, non sono più appannaggio soltanto della terza età. Anzi”, sottolinea Marcello Bartolo, responsabile dell’Unità di Neuroradiologia diagnostica e terapeutica dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia). “Molti giovani, anche praticanti attività sportive – spiega lo specialista – sono soggetti a ernie del disco o sindromi dolorose lombari. Da noi sempre più spesso giungono pazienti giovani con patologie della colonna vertebrale. Hanno tra i 20 e i 30 anni, in particolare ragazze, conducono una vita sedentaria e molte volte sono obesi. Per prevenire queste condizioni morbose della colonna vertebrale è necessaria una giusta e moderata attività sportiva per la correzione soprattutto delle posture sbagliate”, raccomanda. Nel Dipartimento di Neuroradiologia diagnostica e terapeutica di Neuromed, nel 2016, sono state eseguite oltre 80 mila prestazioni. “Nell’Unità diagnostica e terapeutica che io dirigo – prosegue Bartolo – vengono eseguiti esami di varie tipologie, da quelli radiografici diretti del cranio e della colonna, allo studio in Tac o Rm di tutte le patologie del sistema nervoso centrale. Non solo dal punto di vista diagnostico, ma anche dal punto di vista terapeutico”. (AdnKronos)