La nuova ondata di gelo e neve che ha interessato la Calabria non ha risparmiato ancora una volta la montagna per antonomasia dell’Appennino meridionale, la Sila. Tra ieri pomeriggio e fino alla nottata di oggi, copiose precipitazioni nevose hanno interessato non solo le aree montuose ma anche e soprattutto quelle collinari e pedemontane del cosentino, del crotonese e del catanzarese. Quasi tutti i centri interni e collinari della provincia di Crotone sono imbiancati, la neve è arrivata fino anche a Cirò, Melissa, Strongoli e Umbriatico, fino a quasi 300 metri di quota. Disagi nella zona presilana tra Caccuri, Cerenzia, Castelsilano e Savelli dove la neve, nelle zone più alte ha raggiunto in alcuni punti i 15 centimetri. Il centro più interessato è ancora una volta San Giovanni in Fiore, sulla Sila cosentina, il cui abitato raggiunge i 1170 metri di quota, la neve in questa zona ed in alcuni punti ha raggiunto i 25 centimetri. L’amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore, impegnata con diversi mezzi spalaneve e spargisale, supportati da un mezzo della Protezione Civile regionale, le principali arterie cittadine sono sgombre e la viabilità è regolare; alcuni disagi si sono registrati nelle aree periferiche e nelle viuzze del vasto, popoloso e antico centro silano, che si estende in modo impressionante, su un lungo e scosceso costone della Sila orientale. Gran da fare per i mezzi dell’ANAS e della Provincia, che hanno reso agibili tutte le strade di competenza. Nello specifico, le strade montane che servono per raggiungere alcune frazioni e villaggi della Sila, sono state attivamente rese percorribili grazie proprio al lavoro dei mezzi della Provincia di Cosenza, quelle province che volevano abolire e che in molti casi hanno risolto innumerevoli problematiche fin dentro molti centri abitati, rivelandosi, per molte funzioni, come enti indispensabili specialmente per i territori più periferici e isolati. Il nostro Paese è in gran parte montuoso e collinare. Il caso rappresentativo del ragionamento appena enunciato è Fantino, frazione ormai quasi completamente disabitata di San Giovanni in Fiore, dove le 5-6 anime stabilmente e tenacemente ancora presenti, hanno visto arrivare in loro soccorso solo i mezzi spalaneve della Provincia di Cosenza in servizio al Centro Viabilità Invernale di San Giovanni. Il piccolo abitato situato a 800 metri di quota lungo le ultime propaggini della Sila è raggiungibile soltanto da una sola strada, una tortuosa provinciale di montagna che da Caccuri porta fino alla capitale della Sila. Fantino ha risentito di un pesante spopolamento negli ultimi decenni, rischiando quindi ogni volta di rimanere isolato, stessa sorte per i villaggi di Germano, Serrise, Cagno e Ceraso. Organica la presenza della Stradale e delle altre forze dell’ordine sulle principali strade al fine di far rispettare l’obbligo dei penumatici invernali o catene da neve, con la Polizia Provinciale, in particolare, molto attiva sulle varie arterie stradali della Sila cosentina, proprio qui sono stati effettuati innumerevoli controlli e sanzioni per violazioni all’obbligo imposto dalla segnaletica di munirsi di gomme idonee o mezzi antisdrucciolevoli, previsti dal 15 novembre al 31 marzo e in alcune strade comunali e provinciali esteso fino al 15 aprile. Le strade, spesso, sono bloccate proprio dagli automezzi che privi degli accorgimenti prescritti, scivolano e interrompono o rallentano la circolazione. Le immagini della neve riprendono varie zone dell’altipiano silano, l’abitato di San Giovanni in Fiore è il borgo quasi disabitato di Fantino. I video girati da MeteoWeb.eu, riprendono rispettivamente un’operazione di sgombero neve per le vie di San Giovanni in Fiore nella prima mattinata di oggi e il lago Ariamacina, coperto da almeno 20 centimetri di neve caduta sopra lo strato di ghiaccio che da una quindicina di giorni ormai copre l’intera superficie lacustre. Uno spettrale luogo della Sila trasformato in uno scenario “artico”!