Un’equipe del Mibact ha recuperato a Calcina di Camerino, insieme ai carabinieri del Nucleo tutela Patrimonio Culturale, ai vigili del fuoco e allo staff tecnico della Diocesi di Camerino-San Severino, 77 beni storico-artistici nella Chiesa di Sant’Erasmo, provenienti in parte da altre due chiese dell’area terremotata, e depositate, prima dell’emergenza neve, a Sant’Erasmo. Fra i dipinti la grande tela della Madonna con Bambino e santi del pittore Giampaolo Perozzo, due dipinti con Sant’Andrea e San Matteo di ambito marchigiano e una scultura lignea del secolo XVI raffigurante la Vergine col bambino che tiene fra le mani un cardellino.
Un’iconografia quest’ultima ricorrente nel Rinascimento. Tra le opere provenienti dalla chiesa di San Cristoforo di Selvazzano, in deposito a Sant’Erasmo, sono stati recuperati quattro dipinti raffiguranti un Sant’Andrea, una Santa Lucia, una Madonna col Bambino ed un interessante San Cristoforo. Dalla cappella di Sant’Erasmo sono stati portati via 63 beni: nove dipinti, due tronetti da esposizione e due tabernacoli, una scultura raffigurante Sant’Antonio Abate, due Crocifissi lignei, due inginocchiatoi, alcune serie di candelieri con le croci da altare, un ostensorio, vasetti in argento da unguento, due reliquiari e una serie di piccole teche con reliquie. Tutti i beni sono stati accuratamente imballati e portati in sicurezza al deposito del Palazzo vescovile di San Severino Marche.