Infrastrutture, rapidi interventi per la ricostruzione, piano di prevenzione, aiuti alle popolazioni e alle imprese, corretta comunicazione sulle aree realmente interessate dagli eventi sismici, riconoscimento dei danni indiretti, prolungamento della cassa integrazione oltre il previsto mese di aprile per chi ha perso il lavoro a causa del terremoto, pagamento di quanto dovuto alle strutture alberghiere e ricettive che ospitano gli sfollati. Sono alcune delle richieste formulate dal rappresentanti nazionale e regionale dei ‘Borghi più belli d’Italia’, Fiorello Primi e Antonio Luna a Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo. La richiesta forte è quella di dichiarare lo stato di crisi. L’occasione è stato l’incontro svoltosi a Vallo di Nera al quale, oltre alla sindaca Agnese Benedetti, hanno partecipato sindaci e rappresentanti dei comuni umbri non solo ricadenti nel cratere del terremoto, ma anche dalle aree che stanno subendo, comunque, gli effetti negativi del sisma dal 24 agosto scorso. Un incontro molto partecipato a testimonianza delle crescenti problematiche legate al fenomeno tellurico. A soffrire della situazione emergenziale oltre alle famiglie e alle imprese più direttamente coinvolte è l’intero territorio regionale soprattutto sul fronte del comparto turistico. Alla rappresentante del governo centrale sono state avanzate proposte concrete. Laura Tulli (presidente Confindustria Spoleto-Valnerina) e il vicesindaco di Norcia, Pierluigi Altavilla, hanno chiesto l’adeguamento delle infrastrutture, oggi inadeguate a territori ad alto rischio sismico, mentre Eugenio Guarducci, assessore alla Cultura e turismo di Assisi, ha sollecitato il governo nazionale a mettere le stesse energie profuse per il salvataggio delle banche per andare in soccorso alle imprese del comparto turistico che sono costrette a licenziare il personale per il crollo delle presenze. Bernardino Sperandio, sindaco di Trevi, ha evidenziato come l’Umbria si sia distinta in passato per studi approfonditi e appropriati, in collaborazione con l’Università di Perugia, sulle modalità di ricostruzione e intervento dei beni culturali: un patrimonio di conoscenze che non può essere ignorato, ma che, al contrario deve essere valorizzato e utilizzato. Il vicesindaco di Castiglione del Lago, Romeo Pippi, ha rivolto un appello al sottosegretario Bianchi affinché si intervenga con una giusta comunicazione sulle aree dell’Umbria realmente interessate dagli eventi sismici. “Esistono -ha detto- zone come quelle del Trasimeno, dell’Orvietano e di gran parte del Perugino che, pur non essendo vicine al cratere, stanno subendo danni indiretti sul comparto turistico che preoccupano enormemente. Solo nel periodo delle festività natalizie c’è stato un decremento di oltre il 30% delle presenze e per il periodo di Pasqua non si vede una ripesa”. Sospensione del pagamento dei mutui e delle tasse, estensione della cassa integrazione oltre aprile per le aziende che hanno chiuso: sono alcune delle proposte avanzate dal responsabile regionale di Confindustria-turismo, mentre per il sindaco di Spello Moreno Landrini è tempo di cercare la normalità e non la pubblicità comunicando in maniera puntuale e costante come in Umbria la quotidianità nelle aree lontane dal cratere non ha subito cambiamenti. La presidente del Consiglio regionale, Donatella Porzi, non ha nascosto le difficoltà riscontrate nel fronteggiare l’emergenza nei territori che hanno bisogno di essere assistiti. ”Qualcosa non ha funzionato – ha dichiarato- nella rete delle quattro regioni coinvolte: dobbiamo individuare la strada giusta da intraprendere differenziando le esigenze delle singole regioni”. In conclusione, la sottosegretario Dorina Bianchi ha evidenziato come l’Umbria sia un modello importante per la valorizzazione del turismo sostenibile volto a sostenere l’Italia dei Borghi che rappresentano l’ossatura trainante del settore. “C’è un’emergenza -ha chiarito- legata all’eccezionalità di questo terremoto: dobbiamo salvaguardare gli edifici storici e religiosi rendendoli davvero antisismici anche a costo di qualche sacrificio. Si dovrà farlo insieme alle università, ai comuni e al ministero. I fondi ci sono. Bisogna intervenire anche sui danni indiretti. Sono voluta venire di persona in questi luoghi perché è diverso che guardare la situazione da Roma. Dobbiamo ripristinare la normalità e questo si fa garantendo la sicurezza puntando sulla ricostruzione e sulla promozione. Sono già disponibili due milioni di euro”. Bianchi si è poi impegnata a verificare come mai gli alberghi che ospitano gli sfollati non sono stati ancora pagati per snellire lo svincolo delle somme già messe a disposizione dal governo.