Terremoto, Coldiretti Marche: ‘fuga’ turisti stranieri, diminuiscono del 36%

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Diminuisce il numero di turisti stranieri nelle Marche a causa del Terremoto. Nel mese di ottobre gli arrivi di visitatori stranieri sono diminuiti del 36% rispetto allo stesso mese del 2015, con una perdita netta per le strutture ricettive di 15 milioni di euro. Lo afferma la Coldiretti, che ha elaborato i dati diffusi dalla Banca d’Italia. I turisti provenienti dall’estero sono passati da 115 mila a74 mila mentre la spesa e’ scesa da 34 a 19 milioni di euro e i pernottamenti da 605 mila a 224 mila. E’ il primo effetto ‘calcolabile’ del sisma del 24 agosto, prima dunque delle forti scosse del 26 e 30 ottobre, che ha invertito drammaticamente un trend positivo fino a quel momento. Nei primi otto mesi del 2016 infatti i viaggiatori stranieri nelle Marche erano saliti a quota 945 mila, quasi il doppio dell’anno precedente (546 mila), miglior risultato degli ultimi cinque anni. Le scosse, sottolinea la Coldiretti, hanno determinato una vera e propria fuga di turisti con disdette delle prenotazioni ed effetti anche sulle aree considerate sicure. E il bilancio e’ destinato ad aggravarsi, con gli effetti anche del Terremoto di ottobre, che ha devastato una fetta ancora piu’ vasta di territorio.

Nei centri cratere del sisma (87 i comuni marchigiani interessati) sono attivi 247 agriturismi e 143 esercizi alberghieri, piu’ altri 844 tra B&B, campeggi, ostelli e altri esercizi ricettivi, per un totale di 27.600 posti letto (dati Istat). Per risollevare il turismo, sostiene l’associazione degli agricoltori, si deve innanzitutto ”far ripartire le attivita’ produttive, garantendo in tempi stretti l’arrivo di stalle mobili e moduli abitativi a tutte le aziende e gli allevamenti danneggiati, superando i ritardi accumulati”. Solo cosi’ sara’ possibile far ripartire l’economia dei territori terremotati cui l’agricoltura, tra manodopera familiare ed esterna, contribuisce in modo importante, ”alimentando anche un fiorente indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi dai quali si ottengono specialita’ di pregio famose in tutto il mondo”.

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