“Siamo di fronte – spiega all’AGI Antonio Piersanti, sismologo dell’Ingv – a un’area attivata totale molto grande, lunga 50 chilometri. E anche le scosse di oggi rientrano pienamente in quest’area, sebbene nell’estremo margine sud. Di sicuro si tratta di un fenomeno sismico complesso e articolato. Dopo la scossa di magnitudo 6.5 di ottobre era statisticamente prevedibile, a prescindere dalla distribuzione, che ci fossero altre scosse di magnitudo superiore a 5, di per se’ non sono sorprendenti”. Le tre scosse piu’ forti sono state comprese nell’arco di un’ora esatta, rispettivamente di magnitudo 5.1 alle 10.25, di 5.5 alle 11.14 e di 5.3 alle 11.25.