“Entro due o tre mesi la giunta regionale porterà in aula il disegno di legge per la ricostruzione dopo il Terremoto del 2016“: lo ha annunciato la presidente della giunta, Catiuscia Marini, intervenendo stamani in consiglio al termine della discussione sul disegno di legge che norma la conclusione della ricostruzione dopo il sisma del 1997. Il disegno di legge sulla ricostruzione per il dopo-sisma ’97 “è stato elaborato tra giugno e luglio scorso – ha spiegato Marini – per dare conclusione normativa e finanziaria alle situazioni ancora aperte della ricostruzione, dando tempistica certa per inizio e conclusione lavori, chiarimento sui poteri dei Comuni e disposizioni sulle verifiche (fatte per il 98,8 per cento) su progetti comunque presentati da professionisti. Affronta anche la parte conclusiva dei Pir, i Piani integrati per la ricostruzione”. Il ddl in discussione oggi in aula “tiene conto delle varie normative nazionali in materia. Per il dopo-sisma del ’97 c’era forte protagonismo di Regioni, Comuni e cittadini, mentre nel ’79 la ricostruzione era principalmente pubblica. Abbiamo dunque un quadro nazionale disomogeneo, ma il grosso delle sfide per la ricostruzione del 1997 e’ stato affrontato e vinto“.
“Con questo ddl – ha ribadito la presidente – vengono aggiornate certe norme regionali per mettere il punto finale a questa ricostruzione del 1997. La somma di 215 milioni di euro e’ libera ma in gran parte gia’ assegnata per interventi di diversa natura. Proviamo anche a dare un quadro normativo che agevoli la conclusione della ricostruzione, anche utilizzando tutte le economie residue, che riassegniamo alle graduatorie a suo tempo non soddisfatte“. Riferendosi infine al Terremoto dei mesi scorsi, Marini ha definito “inevitabile che i centri storici andranno ricostruiti con la modalita’ dei programmi integrati, anche perche’ ha introdotto e consolidato principi come responsabilita’ e trasparenza. E questo ci serve anche a valutare quali errori non bisogna rifare“.