Terremoto: ‘modello Ussita’ per fiscalità più umana per rilanciare il sistema imprenditoriale

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Una fiscalità più umana, capace di rilanciare il sistema imprenditoriale del territorio e di essere attrattiva verso nuovi capitali attraverso una detassazione da applicare sul reddito prodotto nelle zone di insediamento. E’ stato ribattezzato ‘modello Ussita’ e si tratta di un progetto che riconduce a una “fiscalita’ privilegiata” da applicare a tutti i comuni colpiti dai terremoti che si sono susseguiti nell’Italia Centrale a partire dal 24 agosto. Il documento sara’ inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presidente della Camera Laura Boldrini. Verra’ presentato domani mattina all’Universita’ di Macerata, che ha collaborato alla stesura del testo, nel corso del convegno “Recuperare il valore del territorio dopo il sisma”, a cui parteciperanno, tra gli altri, il rettore Francesco Adornato, Giuseppe Rivetti, docente di diritto Tributario e i rappresentanti di categoria e delle istituzioni territoriali, tra cui il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, promotore del progetto.

Le linee guida del ‘modello Ussita’ si fondano “su modelli innovativi e soprattutto su nuovi modi di pensare e utilizzare la leva fiscale (diversi dalla ‘zona franca’, per definizione immobile, statica), per creare interesse, in una situazione dinamica, alle imprese e ad altri soggetti economici, sociali e culturali”, si legge nel documento. Gli sgravi si dovrebbero applicare a famiglie e imprenditori sotto forma di “esenzione delle imposte sui redditi (Irpef e Ires), dell’Irap, dei tributi locali per gli immobili e di tutti gli altri tributi locali” e, ancora, con “l’esenzione dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente e il riconoscimento di detrazioni fiscali per l’intero importo delle spese di ristrutturazione/messa in sicurezza degli immobili in cinque anni”.

Portare avanti questo progetto sara’ compito di una Fondazione per lo sviluppo che i promotori immaginano poter essere costituita dai rappresentanti delle istituzioni territoriali che aderiranno al modello. Tra gli obiettivi, si legge nel documento, non c’e’ solo quello di creare uno “spazio/territorio a fiscalita’ privilegiata, che consenta alle imprese di investire in regime di detassazione”, ma anche quello di contribuire al “progresso economico e sociale delle popolazioni colpite dal sisma” attraverso alcuni passaggi che vengono sintetizzati in 4 punti: ricostruire, partendo da una programmazione di alto spessore per tutto il territorio; pianificare delle iniziative strutturali per garantire il futuro delle nuove generazioni; arginare il fenomeno dello spopolamento; e infine, recuperare l’identita’ territoriale come elemento di sviluppo, senza ricorrere a forme di crescita alternative alla vocazione dei luoghi.

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