Terremoto, i tecnici delle Marche: “ordinanze confuse, progetti fermi”

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Troppa “confusione”, con le recenti ordinanze sulla ricostruzione post sisma, “sulla tempistica, sui modi e sui contenuti della ricostruzione, in una situazione gia’ grave dove sussiste ancora la necessita’ di procedere ai rilievi di agibilita'”, tanto che “al momento i professionisti non stanno presentando alcun progetto, neanche per la ricostruzione leggera”. Per questo i tre Ordini professionali tecnici delle Marche (architetti, ingegneri, geometri) chiedono – informa una nota – un incontro urgente con il commissario Vasco Errani, per “analizzare congiuntamente le criticita’ rilevate in queste prime attivita’ di ricostruzione che coincidono delle agibilita’ e della valutazione del danno”. Gli Ordini professionali parlano di “una situazione non piu’ sostenibile” perche’ “non si puo’ contemporaneamente ricostruire e nel frattempo rilevare il danno”. “In tempo di continua emergenza – insistono i presidenti degli Ordini – questa continua emanazione di norme ha generato nella popolazione e nei tecnici stessi confusione e incertezza, tant’e’ che al momento i professionisti non stanno presentando alcun progetto, neanche per la ricostruzione leggera”. “Il primo effetto di tali norme, oggi cosi’ difficilmente applicabili – ribadiscono – e’ stata proprio l’ampia e manifesta indisponibilita’ degli stessi tecnici a proseguire nella campagna di rilevamento FAST, che nonostante tutto e’ stata svolta sin qui con spirito di leale e sincera collaborazione. La continuazione di tale immutato spirito potrebbe facilmente interessare una larga parte degli oltre 6.000 tecnici marchigiani disponibili, coinvolgendoli nella rilevazione FAST, solo se liberati dalle pressanti scadenze poste in esser dalle ultime ordinanze”.

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