Al momento “sono due le vittime estratte dalle macerie dell’hotel Rigopiano‘”: è quanto sottolinea all’Adnkronos il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta.
“Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde“: lo raccontano i soccorritori. Lo scenario viene descritto apocalittico, “un tragico miscuglio tra un terremoto e una valanga“.
“A Farindola le vittime accertate sono ancora due, ci augureremo tutti che rimanessero così fino alla fine di questa storia, sulla quale c’è ancora molto da lavorare“. Lo ha detto Titti Postiglione della portezione civile durante un punto stampa in diretta televisiva da Rieti. “Nelle operazioni riguardanti l’albergo sono impegnati 135 uomini e 25 mezzi, la situazione e’ di una complessita’ enorme“.
Le ricerche per i dispersi all’hotel Rigopiano sono ancora in corso con unità cinofile, e continueranno con ogni probabilità tutta la notte. Lo riferisce a LaPresse il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta. “Purtroppo non ho nessuna novità sui dispersi“, ha detto. Il primo cittadino ha visitato il luogo dell’incidente, da cui sta ora tornando. Da quanto si apprende, la viabilità per Farindola sembra parzialmente ripristinata, ma il tratto è percorribile solo con autorizzazione della prefettura, a sensi alterni e con mezzi chiodati.
“E’ la speranza il motore dei soccorsi” all’hotel Rigopiano, dove si teme per oltre venti dispersi dopo la slavina di ieri. Lo sottolinea, senza escludere che ci possano ancora essere sopravvissuti, Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile. “Senza la speranza i soccorritori non lancerebbero il cuore oltre l’ostacolo“, ha detto Curcio dopo un incontro tecnico a Penne. “Uso un’espressione un po’ impropria: vi è stata un’implosione verso l’interno” all’hotel Rigopiano dove si teme per oltre venti dispersi. “L’intervento all’hotel Rigopiano è ai limiti del possibile. “Abbiamo parlato con tutti gli operatori sul territorio e l’idea è supportare chi sta lavorando sul posto. E’ uno scenario critico, ci sono criticità tecniche importanti e si sta lavorando per fare il possibile“.
“Conferme sulle vittime vengono date dalla Prefettura, ad oggi sono due le vittime. Quando la Prefettura stabilisce due vittime, per ora sono due le vittime. E due le persone che sono state messe in sicurezza“. Lo ha detto il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, rispondendo ai giornalisti
Per ora nessun sopravvissuto
“Al momento non risultano notizie di persone sopravvissute. Stiamo sperando. Si continua a scavare e siamo ancora tutti attivi“. Lo afferma il dirigente del Pronto soccorso di Pescara, Alberto Albani.
In hotel 24 ospiti di cui 4 bambini
Ventiquattro ospiti di cui 4 bambini. Sono le persone che si trovavano nell’hotel di Rigopiano, in Abruzzo, travolto da una slavina. Lo ha detto il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, ai microfoni di Radio 24. Sulle persone tratte in salvo il sindaco di Farindola ha raccontato: “Un ragazzo è il manutentore dell’hotel, quindi lo conosco bene. Ci ho parlato anche stamattina, ha detto che non si è accorto di nulla. È stato un brevissimo lasso di tempo silenzioso. Si è trovato travolto all’interno del locale caldaia che è un vano in cemento armato che l’ha protetto da tutto. Immediatamente liberatosi ha provato a cercare aiuto e a sentire se ci fossero voci, ma non… Ha trovato solo l’altra persona che era in difficoltà come lui.”
Albergo spazzato via
I soccorritori sono arrivati all’hotel Rigopiano, “la situazione e’ drammatica, l’albergo e’ stato spazzato via, e’ rimasto in piedi solo un pezzetto“, hanno riferito i vigili del fuoco. “Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti – hanno aggiunto – che hanno sommerso l’area dove si trovava l’albergo“. “Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura“, ha riferito Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco.
Unita’ cinofile sono in azione all’hotel Rigopiano, ma al momento non si sente nulla. E’ quanto riferiscono i soccorritori dei vigili del fuoco. C’e’ un’area privilegiata all’interno della struttura alberghiera dove si stanno facendo le ricerche, ma la zona di interesse e’ molto piu’ ampia, si sviluppa per centinaia di metri, e percorre tutta la massa della valanga.
“Tante vittime”
“Ci sono tanti morti“. Lo ha detto all’ANSA Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si e’ messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l’Hotel Rigopiano. Gli uomini del soccorso alpino riferiscono che la slavina che ha travolto l’Hotel si e’ staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina. “La valanga e’ immensa“, confermano i soccorritori. “Una parte dell’albergo e’ ancora in piedi e noi siamo molto speranzosi di trovare dispersi“, ha detto ad Agora’ Antonio Crocetta.
“Dal manutentore che era fuori dall’albergo risultavano una ventina di persone più qualche bambino, oltre a sette o otto persone dello staff“. Lo ha detto a RaiNews24 il prefetto di Pescara Francesco Provolo parlando dell’hotel Rigopiano nel pescarese. “La turbina che faceva da battistrada ha avuto difficoltà enormi”, ha aggiunto. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco, il servizio alpino e i carabinieri ed “è stata confermata la richiesta dell’assistenza dell’esercito“.
“Stiamo lavorando per prestare soccorso ai superstiti e cercare eventuali dispersi. Al momento non possiamo confermare che ci siano vittime“. Lo ha detto Antonio Crocetta, delegato abruzzese del corpo nazionale del Soccorso Alpino, che, insieme ad altri soccorritori, ha raggiunto l’Hotel Rigopiano. “La situazione – dice il soccorritore – e’ molto complicata perche’ ci sono tre metri di neve. E’ stato aperto un varco con una turbina e quindi abbiamo raggiunto il luogo dell’incidente con gli sci da alpinismo“.
“Il cuore e la testa sono rivolti a quello che sta succedendo all’albergo al Gran Sasso“: lo ha detto il premier Paolo Gentiloni dalla Direzione di comando e controllo della Protezione civile di Rieti.
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Due persone in salvo, diversi feriti. Si temono vittime
Due persone, Giampiero Parete e Fabio Salzetta – riferisce una fonte del soccorso alpino della guardia di finanza – che si trovavano fuori dalla struttura, sono state messe in salvo. I soccorritori del gruppo del Cai di Campo Imperatore e il soccorso alpino delle fiamme gialle a fatica, facendosi largo fra 3-4 metri di neve sono arrivati sul posto con gli sci e stanno ora spalando per arrivare all’ingresso dell’hotel che si trova ai piedi del Gran Sasso. “Abbiamo tratto in salvo due persone e le stiamo portando a valle a bordo di due barelle. Sono in buone condizioni, voglio essere ottimista“, ha detto uno dei soccorritori, Antonio Crocetta, ai microfoni di Radio 1. “Nella notte si sono rifugiati in auto e i nostri medici li hanno subito soccorsi. E’ stato molto difficile raggiungere l’hotel, noi del soccorso alpino e della Guardia di Finanza ci siamo riusciti con gli sci e le pelli di foca“, ha aggiunto.
Una delle due persone tratte in salvo è in stato di ipotermia. L’uomo non sarebbe in pericolo di vita, anche se le sue condizioni sono definite serie. L’uomo e’ stato trasportato dall’elicottero della Capitaneria di Porto, a bordo del quale c’era un infermiere del 118 di Pescara, all’aeroporto d’Abruzzo per essere poi trasferito all’ospedale di Pescara. Intanto, il Coc di Penne sta allestendo una struttura per accogliere i parenti degli ospiti dell’albergo.
“Sono in salvo due persone – scrive il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco sul suo profilo Facebook – le stesse che avevano mandato il messaggio di aiuto. Ci sono parecchi feriti, ma non si sa ancora quanti sono ancora dispersi o addirittura morti. Certo che la struttura e’ stata presa in pieno dalla slavina, tanto che si e’ spostata di dieci metri!“. Il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, sempre su Facebook, scrive “la valanga e’ di grandi dimensioni e ha coinvolto integralmente l’hotel. La zona resta pericolosa per eventuali distacchi“.
“Siamo lì e stiamo lavorando per raggiungere chi è intrappolato. Ancora non si hanno conferme di vittime e feriti. La situazione è molto complessa“. Lo spiega il portavoce del soccorso alpino, Walter Milan.
Valanga forse originata dalle scosse
L’ipotesi degli esperti del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e’ che all’origine della valanga ci siano le forti scosse di terremoto registrate nell’Aquilano. La colonna mobile di soccorso non e’ distante dalla struttura, ma lungo la strada alcune slavine hanno provocato la caduta di materiale vario, tra cui tronchi di alberi, che ostacolano il percorso. Si sta quindi provvedendo alla rimozione dei detriti.
Ieri “telefoni in tilt”
“Causa maltempo le linee telefoniche sono fuori servizio! Vi invitiamo a contattaci all’indirizzo info@hotelrigopiano.it“. E’ il messaggio pubblicato ieri sulla pagina Facebook dell’hotel ‘Rigopiano’. Decine, poi, i commenti al post da parte di utenti che chiedevano informazioni una volta appresa la notizia della valanga che ha travolto l’hotel.
Sopravvissuto, “i miei figli sono sotto le macerie”
“Sono salvo perche’ ero andato a prendere una cosa in automobile“, ha spiegato ai medici Giampiero Parete, 38 anni, che ieri ha lanciato l’allarme per la valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano. L’uomo ha riferito che la moglie e i due figli sono sotto le macerie dell’albergo. “E’ arrivata la valanga sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L’auto non e’ stata sepolta e quindi ho atteso li’ l’arrivo dei soccorsi“. L’uomo e’ cosciente ed e’ assistito dal personale della Rianimazione dell’ospedale di Pescara e dagli psicologi della Asl. E’ arrivato in stato di ipotermia, ma il quadro clinico non e’ preoccupante. E’ stato lui ieri a lanciare l’allarme al suo datore di lavoro. Poi la lunga attesa dell’arrivo dei soccorsi, insieme all’altro superstite.
A Penne il punto di raccolta dei familiari dei dispersi
A Penne si lavora per allestire un punto di raccolta per i parenti delle persone disperse in seguito alla valanga dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). Molti dei familiari degli ospiti dell’albergo sono nella cittadina vestina gia’ da ieri sera e il Comune si e’ occupato dell’assistenza. Il punto di raccolta dovrebbe essere allestito nei pressi del Centro operativo comunale, dove da ieri, su disposizione del Prefetto di Pescara, e’ attivo il Posto di coordinamento avanzato per la gestione dell’emergenza maltempo.
I dispersi
Vi sarebbe una famiglia di tre persone di Osimo tra i dispersi : la madre e’ una commerciante, il marito un poliziotto, con il loro bimbo di 7 anni. Lo ha confermato il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni.
Un ternano di 33 anni, Alessandro Riccetti, è tra le persone di cui non si hanno piu’ notizie dopo la slavina che ha colpito l’hotel Rigopiano. L’uomo, che era dipendente della struttura alberghiera, ha avuto l’ultimo contatto telefonico ieri con la madre, prima della slavina, ma risulta al momento irrintracciabile. La vicenda viene attentamente seguita dalla prefettura di Terni, che e’ in stretto contatto con la famiglia del disperso, le autorita’ e i soccorritori abruzzesi.
C’e’ anche una coppia di Castignano (Ascoli Piceno), Marco Vagnarelli e Paola Tomassini, fra le persone disperse. A dare conferma della notizia e’ il sindaco di Castignano Fabio Polini. “Ho saputo la notte scorsa che nessuno dei due purtroppo risponde alle telefonate dei familiari”.
Una coppia di Castel Frentano (Chieti) risulterebbe dispersa. Si tratta di Luciano Caporale, 54 anni, e la moglie, Silvana Angelucci, 46 anni, entrambi di professione parrucchieri. La coppia era giunta in hotel domenica pomeriggio per ripartire martedi’ sera ma, a seguito del peggioramento delle condizioni meteorologiche, hanno deciso di trattenersi fino a ieri, mercoledi’. I figli della coppia, unitamente ad altri famigliari, sono gia’ in viaggio verso Penne al centro di coordinamento per avere notizie certe sulla sorte degli scomparsi. “Siamo tutti in apprensione, speriamo che questa storia finisca bene, dice il sindaco di Castel Frentano – Gabriele D’Angelo – per il momento non abbiamo notizie e siamo tutti appesi a un filo di speranza. La coppia era molto nota per la loro lunga attivita’ professionale ed era fortemente inserita nel tessuto sociale del paese”.
Ci sarebbe anche un uomo di Cosenza tra i dispersi dell’hotel Rigopiano. A darne notizia il Tgr Calabria: l’uomo sarebbe un ospite di 60 anni originario del capoluogo calabrese.
Forte preoccupazione nel Salernitano per le sorti di un 27enne che in passato risiedeva con la famiglia a Valva (Salerno): il giovane, Stefano Feniello, era in vacanza nell’hotel Rigopiano. Il sindaco, Vito Falcone, e’ in contatto con le prefetture di Pescara e di Salerno in attesa di notizie.
Gli ospiti stavano per andare via
“Ero sceso per coordinare da Pescara le operazioni di soccorso per lo sgombero neve, poi la situazione alle 17 è precipitata. Per questo non ero lì“. Lo racconta a Barbara D’Urso in collegamento telefonico per ‘Pomeriggio 5’ Bruno di Tommaso, direttore dell’Hotel Rigopiano, travolto dalla valanga. L’uomo è il nipote di Roberto Del Rosso, gestore del resort. “L’avevo sentito alle 16 – racconta Di Tommaso – attraverso messaggini, stavo aggiornando i ragazzi sulla situazione. Roberto era preoccupato per la tanta neve“. Al momento della valanga, racconta, all’interno c’erano 11 dipendenti dell’albergo e 24 ospiti. “Tutto lo staff era radunato al bar, mentre gli ospiti si trovavano nella hall perché stavano per andare via“, precisa il direttore dell’albergo.
Aperta indagine, ipotesi omicidio colposo
E’ stata aperta un’indagine da parte della Procura di Pescara sulla vicenda della slavina che ieri pomeriggio ha travolto l’hotel Rigopiano di Farindola. L’ipotesi al vaglio del pm di turno, Andrea Papalia, e’ omicidio colposo.