L’ESO, rappresentato dal proprio Direttore Generale, Tim de Zeeuw, ha firmato un accordo con l’associazione Breakthrough Initiatives (letteralmente: inziative di innovazione), rappresentata da Pete Worden, Presidente della fondazione Breakthrough Prize e Direttore esecutivo di Breakthrough Initiatives. L’accordo prevede il finanziamento di una modifica dello strumento VISIR (VLT Imager and Spectrometer for mid-Infrared), montato sul telescopio VLT (Very Large Telescope) dell’ESO, allo scopo di migliorare notevolmente le sue capacità di cercare pianeti potenzialmente abitabili intorno a Alfa Centauri, il sistema stellare più vicino alla Terra. L’accordo comprende anche una certa quantità di tempo di telescopio per permettere di condurre un accurato programma di ricerca nel 2019.
La scoperta nel 2016 di un pianeta, chiamato Proxima b, intorno a Proxima Centauri, la terza e più debole stella del sistema di Alfa Centauri, aggiunge ulteriore impulso alla ricerca.
Sapere dove si trovino gli esopianeti più vicini è di interesse fondamentale per Breakthrough Starshot, il programma di ricerca e di ingegneria lanciato nell’aprile 2016, il cui scopo è di dimostrare la fattibilità di veicoli spaziali minuscoli, ultraveloci e spinti dalla luce, delle “nanoastronavi”, ponendo le basi per il primo lancio verso Alfa Centauri entro la prossima generazione.
Rivelare un pianeta abitabile è una sfida enorme a causa della luminosità della stella madre del sistema planetario, che sovrasta i pianeti, relativamente fiochi. Un modo di rendere l’osservazione più facile è quello di usare la banda del medio infrarosso, in cui lo splendore del pianeta in orbita, dovuto alla sua emissione termica, riduce di molto la differenza tra il pianeta e la stella. Ma anche nel medio infrarosso la stella resta milioni di volte più brillante del pianeta da trovare. Serve perciò una tecnica dedicata per ridurre la luce accecante della stella.
Lo strumento per il medio infrarosso VISIR, installato sul VLT, sarà in grado di raggiungere queste prestazioni quando verrà migliorato per usare l’ottica adattiva in modo da ottenere un’immagine di qualità ottica molto superiore e adattato per sfruttare una tecnica, chiamata coronografia, che ridure la luce stellare e migliora l’eventuale segnale della presenza di pianeti potenzialmente terrestri. Breakthrough Initiatives pagherà una gran parte delle tecnologie necessarie e i costi di sviluppo dell’esperimento, mentre l’ESO fornirà l’esperienza osservativa necessaria e il tempo di osservazione al telescopio.
Il nuovo hardware comprende un modulo strumentale commissionato a Kampf Telescope Optics (KTO), Monaco di Baviera, che conterrà il sensore di fronte d’onda e un nuovo dispositivo di calibrazione del rivelatore. Si prevede inoltre che un nuovo coronografo sia sviluppato congiuntamente dall’Università di Liegi (Belgio) e di Uppsala (Svezia).
Individuare e studiare pianeti potenzialmente abitabili in orbita intorno a stelle diverse dal Sole sarà uno degli scopi scientifici primari del futuro telescopio E-ELT (European Extremely Large Telescope). Mentre la dimensione del nuovo telescopio sarà essenziale per ottenere immagini dei pianeti a distanze sempre più grandi dalla Via Lattea, la capacità di raccolta della luce del VLT è appena sufficiente per fotografare un pianeta intorno alla stella più vicina, Alfa Centauri.
Gli sviluppi previsti per VISIR saranno sfruttati anche dal futuro strumento METIS, che verrà montato sull’E-ELT, poichè le nuove conoscenze e le teorie sviluppate vi saranno applicabili direttamente. L’enorme dimensione dell’E-ELT dovrebbe permettere a METIS di rivelare e studiare esopianti della dimensione di Marte in orbita intorno ad Alfa Centauri, se esistono, e altri pianeti potenzialmente abitabili intorno alle stelle piu vicine.
Ulteriori Informazioni
Breakthrough Initiatives è un programma di esplorazione scientifica e tecnologica, fondato nel 2015 da Yuri Milner, investitore e filantropo della scienza, per esplorare l’Universo, cercare evidenza scientifica della presenza di vita oltre la Terra e incoraggiare il dibattito pubblico da una prospettiva planetaria.
Breakthrough Starshot è un programma di ricerca e ingegneria da 100 milioni di dollari il cui scopo è di dimostrare la fattibilità di una nuova tecnologia che permetta a veicoli spaziali ultraveloci e senza equipaggio di raggiungere il 20% della velocità della luce, ponendo le basi per il primo lancio verso Alfa Centauri entro una generazione.
L’ESO (European Southern Observatory, o Osservatorio Australe Europeo) è la principale organizzazione intergovernativa di Astronomia in Europa e l’osservatorio astronomico più produttivo al mondo. È sostenuto da 16 paesi: Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia, e Svizzera, oltre al paese che ospita l’ESO, il Cile. L’ESO svolge un ambizioso programma che si concentra sulla progettazione, costruzione e gestione di potenti strumenti astronomici da terra che consentano agli astronomi di realizzare importanti scoperte scientifiche. L’ESO ha anche un ruolo di punta nel promuovere e organizzare la cooperazione nella ricerca astronomica. L’ESO gestisce tre siti osservativi unici al mondo in Cile: La Silla, Paranal e Chajnantor. Sul Paranal, l’ESO gestisce il Very Large Telescope, osservatorio astronomico d’avanguardia nella banda visibile e due telescopi per survey. VISTA, il più grande telescopio per survey al mondo, lavora nella banda infrarossa mentre il VST (VLT Survey Telescope) è il più grande telescopio progettato appositamente per produrre survey del cielo in luce visibile. L’ESO è il partner principale di ALMA, il più grande progetto astronomico esistente. E sul Cerro Armazones, vicino al Paranal, l’ESO sta costruendo l’European Extremely Large Telescope o E-ELT (significa Telescopio Europeo Estremamente Grande), un telescopio da 39 metri che diventerà “il più grande occhio del mondo rivolto al cielo”.
La traduzione dall’inglese dei comunicati stampa dell’ESO è un servizio dalla Rete di Divulgazione Scientifica dell’ESO (ESON: ESO Science Outreach Network) composta da ricercatori e divulgatori scientifici da tutti gli Stati Membri dell’ESO e altri paesi. Il nodo italiano della rete ESON è gestito da Anna Wolter.