“Spesso si parla degli abbandoni estivi dei cani, fenomeno assolutamente disgustoso che da anni viene combattuto da tutte le associazioni animaliste e dalle campagne del ministero e con testimonial di eccellenza. Un fenomeno quello dell’abbandono estivo dei cani che negli ultimi anni è per fortuna in forte diminuzione. Per un fenomeno che diminuisce – spiega l’associazione AIDAA in una nota – un altro è invece in aumento specialmente nelle regioni del Centro e Sud Italia e vale a dire l’abbandono di intere cucciolate di cani pastore (maremmani ed abruzzesi in particolare e di cani cucciolate di incroci con i cani da caccia. Sono almeno 40.000 i cani abbandonati ogni anno da cacciatori e pastori, che nella migliore delle ipotesi vanno a riempire i canili del centro e sud Italia mentre molto spesso gli abbandoni avvengono nelle campagne, dove i cani crescendo si incrociano e vanno ad incrementare il numero dei randagi“.
“Possiamo dire senza tema di smentina che i cacciatori, e i pastori sono i responsabili di almeno il 50% dell’abbandono di cani nel centro e sud Italia – dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – basta andare a vedere nei canili delle regioni dove maggiore è la presenza di cacciatori e pastori per scoprire che sono pieni di incroci maremmani e incroci cani da caccia. Sono gli stessi – continua Croce – che vorrebbero poi abbattere i cani da loro stessi abbandonati a fucilate cosi come a fucilate vorrebbero abbattere i lupi. Servono maggiori controlli – conclude il presidente AIDAA – e una stretta a livello penale. Questi signori incrementano il randagismo e quindi paghino con la galera“.
http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2017/02/pastori-e-cacciatori-abbandonano-40000.html