Conto alla rovescia per i ‘Diari di Famiglia‘, monitoraggi per documentare lo spreco di cibo reale nelle case degli italiani. Un esperimento lanciato attraverso la campagna Spreco Zero e realizzato nell’ambito del progetto Reduce promosso da ministero dell’Ambiente e Università di Bologna – Distal, con l’Osservatorio Waste Watcher. Da marzo 2017, 400 famiglie di tutta Italia si sottoporranno al test per una settimana e annoteranno tutto il cibo sprecato giorno per giorno, secondo tipologia e quantità. Le famiglie si sottoporranno, inoltre, al cosiddetto ‘waste sorting’, ovvero il controllo incrociato nelle pattumiere, per verificare che le annotazioni siano confermate. Si arriverà così a quantificare in modo scientifico lo spreco alimentare domestico in Italia. E sempre dal mese di marzo tutti i cittadini potranno partecipare al progetto ‘Waste notes, un diario per amico’, scaricando dal sito della campagna Spreco Zero i format su cui annotare la lista della spesa così come il cibo buttato di giorno in giorno. Intanto, domenica 5 febbraio, si celebrerà la IV Giornata nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari. “Prevenzione è la parola chiave per approcciare la Giornata nazionale 2017 – sottolinea il fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè, presidente del comitato tecnico-scientifico per il Programma nazionale di prevenzione sprechi/rifiuti (ministero Ambiente) – Lo spreco migliore è quello che non si fa e la legge 166 va anche in questa direzione, prefigurando una campagna capillare di educazione alimentare. Altrimenti come potremo arrivare a dimezzare gli sprechi, in Italia e in Europa, entro il 2025?”. “In materia di lotta allo spreco alimentare stiamo ottenendo risultati oltre ogni nostra più rosea aspettativa – spiega il sottosegretario al ministero dell’Ambiente Barbara Degani – Le campagne di sensibilizzazione che abbiamo avviato stanno raccogliendo i loro frutti: il 45% degli italiani vive lo spreco come un ‘problema'”. La IV Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare è stata presentata nella cornice di Piazza della Salute, il progetto lanciato a Roma dall’Enpam. “Si sprecano più facilmente gli alimenti freschi e deperibili, cioè quelli che fanno meglio alla salute – osserva il medico e presidente Enpam Alberto Oliveti – Per questo prevenire gli sprechi insegnando a fare bene la spesa, a conservare correttamente i cibi e a mangiare quelli ancora buoni, significa anche migliorare lo stato di salute dei consumatori. Di certo riempiendo la dispensa con alimenti pieni di conservanti si limita il rischio di farli scadere, ma si non si fa un grande favore al proprio fisico”.