Alla scoperta di Sanremo, la città dei fiori [GALLERY]

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Siamo a Sanremo, detta “la città dei fiori” per via delle famose coltivazioni di garofani che elevarono il nome della città in ambito floreale per merito di alcuni intraprendenti e lungimiranti produttori che seppero specializzarsi anche in rose e verde ornamentale. Situata in un’ampia insenatura tra Capo Verde o Punta d’Arma e Capo Nero, Sanremo, considerata la perla della Riviera dei Fiori, deriva il suo antico nome, Villa Matuciana, forse in riferimento ad una divinità romana, la Mater Matuta, dea dell’Aurora, mentre il suo nome attuale è legato a San Romolo, vescovo di Genova e patrono della città, il quale, intorno al VII-VIII secolo si rifugiò in una grotta ai piedi del monte Bignone.

SANREMO 1La città, che sorse in epoca romana, nell’ Alto Medioevo fu compresa sotto il governo di Albenga, passando, poi, ai conti di Ventimiglia e quindi a Genova, alla quale restò legata. Il primo insediamento si stanziò nella zona bassa ma necessità difensive costrinsero gli abitanti ad arroccarsi sul colle dove, secondo uno schema ad avvolgimento, la città cominciò ad ingrandirsi. L’estrema densità edilizia e la struttura vagamente concentrica della Pigna rispondevano essenzialmente ad uno scopo difensivo, specie contro la minaccia di invasioni e saccheggi dal mare da parte dei pirati saraceni (si ricorda, in particolare, l’assalto delle orde di Kair ed Din, il Barbarossa, nel 1543).Ma Sanremo non è solo Festival. Cosa visitare? E’ la città del celebre Casinò, dl porto vecchio, forse uno dei suoi luoghi più suggestivi, simbolo della sua vocazione marinara; della monumentale Piazza Bresca, punto di passaggio obbligato per chi vuole attraversare il centro. Sanremo è culla della scienza. Proprio qui trascorse l’ultimo periodo della sua vita Alfred Nobel, scienziato svedese inventore della dinamite e fondatore del celebre premio che prende il suo nome. Oggi Villa Nobel è uno dei più bei giardini esotici aperti al pubblico.

SANREMO 4Potete visitare il laboratorio e l’appartamento dello scienziato, con il museo delle invenzioni dl XIX secolo. Sosta obbligata per lo shopping Corso Matteotti e non può mancare un selfie al Teatro Ariston, piccolo omaggio al Festival di Sanremo. Ed ancora, la Chiesa ortodossa di Cristo Salvatore, gioiello dell’architettura bizantina; la città vecchia, chiamata Pigna, che affonda le sue radici nel Medioevo, quando gli abitanti si rifugiavano in altura per ripararsi dai capricci del mare e dalle incursioni piratesche. Qui ci si perde tra stradine concentriche, antichi palazzi, botteghe artigiane e porte, ben 11 porte interne tra cui Porta Santa Brigida, Porta Bugiarda, Porta Tana. Ma non è finita. Sanremo regala ai suoi visitatori la Chiesa Santa Maria degli Angeli, la Piazza del Mercato dei fiori, i Giardini della Villa Comunale, il Duomo di San Siro, il Parco di Villa Ormond, l’Oratorio dell’Immacolata Concezione.

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