Antartide: scoperta abbondanza di vita sul fondo marino da sempre ritenuto ostile

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Immagini più che inedite, mai immortalate prima, del rigidissimo fondo marino che circonda l’Antartide rivelano una sorprendente abbondanza di vita. Secondo gli studiosi di Geoscience Australia, che stanno mappando il fondo marino, le rilevazioni potranno fare da sostegno alla proposta di proclamare la regione Area Marina Protetta, in vista della prossima riunione della Commissione internazionale per la Conservazione delle Risorse Marine viventi dell’Antartide (CCAMLR), a Hobart in ottobre. Usando cineprese subacquee gli studiosi a bordo della nave ‘Investigator‘ dell’ente federale di ricerca Csiro hanno filmato la regione al largo del ghiacciaio Totten, in Antartide orientale. Nella spedizione piu’ a sud finora condotta dalla nave di ricerca, gli scienziati sperano di prevedere il futuro dell’enorme ghiacciaio, che si sta sciogliendo con il riscaldamento delle acque.

Fra gli organismi che abbiamo visto sul fondo vi sono stelle marine, polipi, razze, ogni genere di pesci e anche variopinti coralli. E’ un caleidoscopio di colori, un’area unica che non era stata mai osservata“, ha detto la responsabile del progetto di mappatura Alix Post, alla radio australiana Abc. “E’ una vita che fiorisce nel luogo più inaspettato, in un ambiente veramente ostile e rigidissimo“, ha detto Post. “Questi organismi vivono sotto pressione estrema, a profondità fino a 2000 metri“. Sotto l’acqua meno profonda, il fondo marino e’ stato spaccato da iceberg staccatisi dal continente, che hanno scavato il fondo “come un bulldozer“, spiega la studiosa. “Cosi’ spazzano via gli organismi sul fondo, ma permettono anche ad altri organismi di stabilirsi sulle montagne di fango e di roccia che si sono create“. Gli iceberg che si spaccano fanno parte del ciclo naturale, ma si teme che il fenomeno sia accelerato dal cambiamento climatico. Gli studiosi di Geoscience Australia cercano ora di comprendere meglio l’impatto del cambiamento climatico sul ghiacciaio Totten, analizzando carote di campionatura risalenti a centinaia di anni fa.

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