Archeologia: a Firenze in mostra la copia esatta della tomba di Tutankhamon

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Sarà l’Egitto l’ospite speciale della terza edizione di TourismA, il Salone internazionale dell’archeologia al Palazzo dei Congressi di Firenze da venerdì 17 a domenica 19 febbraio. Per celebrare la civiltà della terra del Nilo, arriva in anteprima assoluta per la Toscana l’unica copia esatta della celebre tomba di Tutankhamon scoperta dall’inglese Haward Carter nel lontano 1922. È questo uno dei “regali” più attesi dal pubblico della manifestazione fiorentina (oltre diecimila presenze nella passata edizione) che potrà visitare (gratuitamente) la meravigliosa camera funeraria, ricostruita in scala 1:1 dalle abili mani dell’artigiano e appassionato di egittologia Gianni Moro. Si tratta di una vera e propria opera d’arte, proprio come l’originale rivenuta nella Valle dei Re, a cui si è giunti dopo anni di studio e lavoro su progetto scientifico delle università di Torino, Padova e Venezia. Riprodotta al millimetro in scala reale, la tomba del “faraone fanciullo” salito al trono all’età di otto anni e morto a soli diciannove, ripropone anche le copie esatte di gioielli, oggetti e perfino il famoso trono regale. Non solo. All’interno della tomba così come la scoprì Carter, vi erano anche tre anfore contenti tre diversi tipi di vino. Uno di questi, il più alcolico e dolciastro, che doveva aiutare secondo le credenze a far rinascere il sovrano, era denominato Shedeh. Ebbene, con la stessa etichetta oggi quel vino – grazie al ritrovamento nella tomba stessa di Tutankhamon di alcuni semi utilizzati e alla disponibilità di un produttore vinicolo di Treviso che si è cimentato nell’impresa – è stato riprodotto e sarà presentato per la prima volta proprio a TourismA. Per costruire la copia perfetta della tomba sono stati necessari tre anni. Pazienza, rigore e passione le armi vincenti dell’équipe che adesso può mostrare al pubblico una delle più incredibili scoperte dell’egittologia. “Entrando nella tomba di Tutankhamon che abbiamo ricostruito – spiega l’egittologa e ideatrice del progetto scientifico Donatella Avanzo – si respira un fascino sospeso, come se fossimo accolti anche noi nell’aldilà del sovrano. Sono sicura che per i visitatori sarà un viaggio incredibile“.

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