“Il Salone Internazionale dell’Archeologia è una prestigiosa opportunità di crescita per i tanti operatori impegnati nell’ambito dei beni culturali, per creare un confronto, fare il punto delle iniziative avviate e predisporre ambiziosi progetti per il futuro“. Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri a margine della presentazione della rete dei musei delle statue stele-menhir a TourismA al Palazzo dei Congressi di Firenze. “L’Italia – ha affermato Ferri – ha un patrimonio culturale straordinario, unico al mondo, che deve essere valorizzato sia come elemento identitario di conoscenza di noi stessi e delle nostre origini, sia come vero e proprio volano per l’economia locale e nazionale. Sono qui per sviluppare l’importante iniziativa di creare una rete di collaborazione tra i tanti musei che espongono le Statue Stele-Menhir, tra i quali vi rientra anche il Museo delle Statue Stele Lunigianesi che si trova a Pontremoli. Anche la Toscana è quindi presente“. “Si tratta – aggiunge – di un’iniziativa che potrà aumentare la visibilità e la conoscenza di questi luoghi straordinari, incrementando il numero di visitatori e creando un importante ritorno economico per gli stessi territori. E’straordinario pensare come la pietra leghi cultura, tradizioni, storia, religione,spiritualità. Simboli che parlano e raccontano ed uniscono terre, popoli, idee e proposte. sculture ed opere che insieme creano un percorso unico e ricco di riflessioni. La rete consentirà a ciascun museo di aprire un’unica finestra verso l’Europa e verso l’internazionalizzazione“. Secondo Ferri è “un’iniziativa importante per tanti studiosi, studenti ed un’occasione di lavoro per tanti operatori turistici. Inoltre nei laboratori per ragazzi viene dedicato grande spazio anche alla vocazione dell’accoglienza, al valore della legalità, del rispetto della persona, della scoperta, della conservazione. Economia,Turismo, Cultura e quindi anche Legalità, intesa come tutela giuridica del patrimonio archeologico e come educazione al rispetto, sono sempre di più un motore per il nostro Paese“. “Dalla sua riapertura, avvenuta nel giugno 2015, il museo pontremolese ha avuto un significativo risultato in termini di visitatori – sottolinea il sottosegretario alla Giustizia -, a dimostrazione del vivo interesse che i tanti turisti nutrono nei confronti della nostra storia e del nostro patrimonio culturale. Oggi la sfida è proprio quella di non rimanere chiusi rispetto alle altre realtà, ma bensì quella di creare una stretta e proficua collaborazione per crescere e per migliorare sempre di più il servizio che viene presentato al visitatore“.