La deforestazione sta cambiando il comportamento delle api e minacciando le coltivazioni. L’allarme arriva da una ricerca della University of Western Australia, Curtin University e della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation. “Utilizzando dei marcatori radioattivi per misurare i livelli metabolici delle api da miele senza limitazioni nei loro ambienti naturali, abbiamo dimostrato che in un habitat molto degradato hanno significativamente ridotto il loro dispendio energetico”, avvertono i ricercatori. Lo studio ha rivelato che richiede molta più energia la ricerca del cibo in un habitat deforestato, così le api sono costrette ad attingere alle scorte di cibo del loro alveare. “Questo ha causato una diminuzione significativa nella loro attività, nei movimenti e, infine, nella loro azione di impollinazione”, affermano i ricercatori. Le conseguenze potrebbero essere significative per il comparto agricolo perché le coltivazioni, come patate, agrumi, cavolo, frutta, caffè, girasole, noci e fagioli si basano sul contributo delle api per impollinare i semi delle colture. “L’attività degli insetti impollinatori può essere in relazione con la corrispondenza tra il loro fabbisogno energetico e le risorse disponibili nel loro ecosistema – rivela la ricerca – I livelli metabolici e il consumo di nettare differiva significativamente tra i paesaggi naturali e le aree degradate”. Lo studio, finanziato dal Consiglio per la Ricerca australiano, conclude anche che “per gli insetti non sociali che non possono ripiegare su risorse di scorta gli impatti del degrado dell’habitat possono essere ancora più significativi”.