Austria terra d’innovazione: la startup Liimtec ha presentato il primo defibrillatore personale

MeteoWeb

Nonostante l’attuazione di adeguate misure di primo soccorso, come il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale, in alcuni casi il salvataggio di persone in pericolo di vita si rivela inefficace a causa della mancanza di defibrillatori, i quali sono in grado di arrestare le aritmie cardiache mediante una scossa elettrica. Sulla base di queste considerazioni, la startup Liimtec di Graz ha sviluppato “PocketDefi”, il più piccolo defibrillatore automatico esterno (DAE) del mondo.

In casi di arresto cardiaco improvviso ogni secondo conta: con ogni minuto di ritardo nei soccorsi, le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 10%. Attualmente, i defibrillatori sono costosi e – con l’eccezione di ospedali e servizi di soccorso professionali – vengono acquistati solo da grandi istituzioni, comuni e città. Inoltre, a causa delle dimensioni e della difficoltà di utilizzo, i defibrillatori sono collocati in posti fissi, il che spesso è un problema. La rianimazione immediata e la defibrillazione entro i primi tre minuti invece aumentano le possibilità di sopravvivenza dell’80% e impediscono la comparsa di danni cerebrali a lungo termine derivanti dal mancato apporto di ossigeno al cervello. Poiché i servizi di soccorso in media impiegano dai 12 ai 15 minuti per arrivare e defibrillare, la necessità di defibrillazione entro i primi tre minuti e una vasta diffusione dei defibrillatori è evidente.

La startup austriaca Liimtec ha presentato “PocketDefi”, il primo defibrillatore portatile e personale: oltre ad essere economicamente conveniente per i privati, le piccole dimensioni lo rendono trasportabile in uno zaino, valigetta, nel bagagliaio della propria auto o fanno parte integrante degli strumenti d’emergenza che una persona può tenere in casa. Il costo del defibrillatore tascabile è paragonabile a quello degli smartphone moderni.

La startup, sostenuta con un finanziamento di 180.000 euro fin dalla fase pre-seed da parte del Servizio Pubblico Austriaco per l’Impiego, avvierà la produzione in serie di defibrillatori entro l’estate 2017. www.liimtec.at

L’Austria rafforza continuamente le attività in favore di Ricerca & Sviluppo

Negli ultimi vent’anni l’Austria ha compiuto enormi passi avanti in ambito Ricerca & Sviluppo: ne è prova il balzo della percentuale di investimento nella ricerca rispetto al Pil, passata dall’1,53% (nel 1994) all’attuale 3,07%, posizionandosi pertanto nettamente al di sopra della media UE del 2,03% (dato del 2014).

Nel 2016 in Austria sono stati investiti 10,74 miliardi in R&S. Oggi l’Austria è tra i pochi Paesi europei ad aver superato l’obiettivo del 3% stabilito dall’Unione Europea nella strategia di crescita Europa 2020. L’Austria continua a confermarsi in particolare come ambita sede di ricerca in Europa nei settori del futuro come Bioscienze, Ambiente & Energia, Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT), Mobilità & Traffico. La dinamica della forza innovativa si manifesta anche nell’obiettivo prefissato per il 2020: un ulteriore incremento della quota di ricerca sul Pil fino ad arrivare al 3,76% – valore nettamente al di sopra del volume di investimenti in R&S del 3% del Pil definito dall’UE per Europa 2020.

Condividi