Caccia alle tremila specie aliene, di mare e di terra, che minacciano l’ecosistema. L’assalto e’ guidato da un gruppo di specialisti dell’Universita’ di Cagliari: si occupa degli aspetti botanici del progetto nazionale Life Asal (Alien species awareness program). Il team di Annalena Cogoni (dipartimento Scienze della vita e dell’ambiente) lavora in rete, tra gli altri, con Societa’ botanica italiana, Orti botanici di Catania, Roma e Siena, Crea (Bagheria), Cirbfep (Roma). Il progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea, ha il sostegno economico del ministero dell’ambiente, tutela territorio e mare, ed e’ coordinato da Ispra con Federparchi, Legambiente, Nemo, Regione Lazio, Unicity e Universita’ di Cagliari. Nel mirino organismi introdotti dall’uomo al di fuori dell’area di origine, che si insediano in natura e causano impatti sull’ambiente o sulla vita umana. Inoltre sono responsabili della perdita di biodiversita’, della distruzione degli habitat e minacciano l’esistenza di molte specie autoctone. “Le specie aliene invasive – spiega Annalena Cogoni – danneggiano il nostro patrimonio naturale e hanno un impatto sociale ed economico stimato in oltre 12 miliardi di euro ogni anno nella sola Unione europea. Il fenomeno e’ in aumento: in Europa il numero di specie aliene e’ cresciuto del 76 per cento negli ultimi 30 anni”.