Dalla differenziata alla legalità, ecco il piano di Roma sui rifiuti organici

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Promuovere un sistema virtuoso di gestione dei rifiuti organici intervenendo sulla raccolta differenziata, su una corretta informazione e contrastando l’illegalità degli shopper di plastica che riguarda ancora circa il 60% di quelli in circolazione. Questi in sintesi gli obiettivi del protocollo d’intesa tra Roma Capitale, Ama SpA e Assobioplastiche firmato oggi dall’assessore alla Sostenibilità Ambientale Pinuccia Montanari, dal direttore di Ama, Stefano Bina e dal Vicepresidente di Assobioplastiche, Armido Marana.
“Siamo lieti di collaborare al fianco dell’amministrazione capitolina e dei cittadini romani in questo processo verso l’adozione di un sistema di gestione dei rifiuti, in modo specifico di quelli organici, in direzione dell’efficienza, della qualità e della sostenibilità ambientale”, dichiara Marana, vicepresidente di Assobioplastiche.
“Come insegna l’economia circolare, occorre iniziare a pensare ai rifiuti non come scarti ma come nuove risorse, da valorizzare; i rifiuti alimentari, opportunamente raccolti e smaltiti, possono diventare humus, ossia nuova fertile terra e le bioplastiche rappresentano uno strumento indispensabile per facilitare questa circolarità”, conclude il vicepresidente di Assobioplastiche.
Tutti i firmatari dell’accordo si impegnano ad implementare iniziative di comunicazione finalizzate a divulgare e disseminare la cultura della gestione virtuosa dei rifiuti organici attraverso progetti specifici, campagne informative e formative, conferenze tematiche, convegni, seminari, premiazioni, articoli, studi e ricerche, promuovendo la conoscenza relativa ai materiali conformi alla norma tecnica standard UNI EN 13432:2002, alla connessa normativa nazionale di settore nonché al suo rispetto e applicazione.
Assobioplastiche, in particolare, collaborerà alla realizzazione di materiali informativi e iniziative di formazione sui sacchi per la raccolta dei rifiuti umidi e su tutti gli altri prodotti (stoviglie usa e getta per la ristorazione, teli per la pacciamatura agricola, imballaggi alimentari, etc) in bioplastica biodegradabile e compostabile in grado di migliorare la qualità e il livello di intercettazione della frazione organica con conseguenti importanti benefici per l’ambiente e per le persone e minori costi di gestione per l’amministrazione e i cittadini.
L’Associazione inoltre disposizione dell’assessorato alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale e di Ama si occuperà delle analisi di laboratorio sui sacchi per la raccolta differenziata della frazione organica e su quelli e per asporto merci prelevati presso le aree mercatali per verificarne la conformità alla normativa vigente.
L’assessore Montanari, spiega il presidente di Assobioplastiche, Marco Versari, “ha giustamente posto l’accento sulla necessità di ripristinare la legalità relativamente alle buste per la spesa non escludendo l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge per chi distribuisce sacchi non conformi”.
Secondo Versari, “individuare e sanzionare chi si arricchisce a spese dell’ambiente e della collettività è indispensabile in una paese in cui 6 sacchetti su 10 sono fuori legge. Siamo certi che controlli più efficaci e campagne di sensibilizzazione adeguate si riveleranno strumenti potenti per il raggiungimento degli obiettivi che l’amministrazione capitolina si è posta in materia di gestione virtuosa dei rifiuti”. (AdnKronos)

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