Energia, Csea: finanziate 250 ricerche col gettito della bolletta elettrica

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Con appena 70 centesimi di euro l’anno della loro bolletta elettrica le famiglie italiane hanno aiutato la ricerca che guarda alle città del futuro, all’efficienza energetica, alle soluzioni per combattere il cambiamento climatico, alle case intelligenti. Sono infatti soprattutto questi i temi su cui si è concentrata in questi anni la ricerca di Sistema, finanziata da un Fondo istituito presso Csea-Cassa per i servizi energetici e ambientali, che viene alimentato dal gettito della componente A5 della tariffa elettrica. Tra il 2006 e il 2014, con questo sistema, ha rilevato Csea, sono stati stanziati più di 600 milioni di euro che hanno finanziato oltre 250 progetti annuali e pluriennali di ricerca di interesse diretto o indiretto per il sistema elettrico. Insomma, con meno del costo di un caffè l’anno, i cittadini, sostengono studi e progetti per le smart cities, le reti intelligenti, l’innovazione nel campo dell’utilizzo dell’elettricità, le nuove frontiere tecnologiche per le rinnovabili. “La ricerca di sistema è un settore di prima importanza sia nell’ambito della ricerca vera e propria che in quello del trasferimento tecnologico” ha sottolineato Csea che ha presentato i dati oggi a Roma, all’Auditorium di Via Veneto, nell’ambito della seconda edizione del convegno nazionale Diffusione dei risultati e prospettive della ricerca del Sistema Elettrico, cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente ed il Dg di Csea Francesco Vetrò e Andrea Ripa di Meana; il presidente ed il Commissario dell’Autorità per l’Energia, Guido Bortoni e Rocco Colicchio; rappresentanti di Enea, Cnr e Università. Nel progetto, ad essere stati coinvolti, in questi ultimi anni, sono stati numerosi soggetti pubblici e privati e, solo per il Bando di tipo B previsto dal Piano triennale 2012-2014 della Ricerca di Sistema, destinato a finanziare imprese o compagini composte da imprese e enti di Ricerca, sono state presentate 67 proposte di progetto per un totale di 91 diversi attori. Il finanziamento per il ‘potenziale sviluppo delle energie rinnovabili’ è quello che ha attratto più attenzione. In particolare, è emerso dal report di Csea, è la Ricerca nel campo delle biomasse ad aver riportato il maggior numero di progetti ammessi al contributo, e a risultare anche quella con il miglior rapporto tra domande presentate e progetti vincitori. Altro punto di grande interesse tra i progetti presentati è stato il tema dell’efficienza energetica nei settori civile, industria e servizi, settore per il quale sono state presentate sempre nell’ultima tornata del bando B, ben 22 domande, di cui però solo 7 ammesse al contributo. La presentazione dei risultati dei progetti sviluppati nell’ambito della Ricerca di Sistema per il settore elettrico è uno dei compiti affidati dal legislatore a Csea, ha sottolineato la Cassa per i servizi energetici e ambientali. Questo momento di incontro, hanno evidenziato i vertici di Csea “può anche rappresentare un’occasione di riflessione e confronto sul futuro della Ricerca di sistema nel nostro Paese“.

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