Esperti Gb, necessari più studi sull’efficacia delle app sulla fertilità

Le app che controllano la fertilità per evitare una gravidanza? Sulla loro efficacia servono piu’ studi. L’avvertimento, segnalato dalla Bbc, arriva da diversi esperti e associazioni di salute sessuale, dopo che la prima di queste applicazioni – Natural Cycles – ha ricevuto l’approvazione ufficiale come metodo contraccettivo, sulla base di uno studio clinico pubblicato nel 2015, che l’ha ritenuta efficace come la pillola contraccettiva. L’app funziona mettendo insieme la temperatura del corpo, i risultati dei test di ovulazione e la data del ciclo mestruale. Un algoritmo poi calcola se la donna e’ fertile o meno in quel giorno. Ma anche se molti sono d’accordo sul fatto che questo tipo di app abbiano un grande potenziale per aumentare le scelte contraccettive, tre associazioni inglesi – la Sexual health charity Fpa, la facolta’ di salute riproduttiva del Collegio reale degli ostetrici e ginecologi, e Cecilia Pyper dell’universita’ di Oxford e Fertility Uk – mettono in guardia sul fatto che l’essere classificati come strumenti medici non da’ il sigillo di garanzia di strumenti anticoncezionali efficaci. Le loro istruzioni sono infatti spesso complicate e devono essere seguite rigidamente per essere efficaci. ”Quando si pensa alla contraccezione, le donne non devono essere indotte a pensare che quella non ormonale sia migliore di quella ormonale”, commenta Natika Halil, di Family Planning Association. ”Anche se la contraccezione ormonale ha dei potenziali effetti collaterali e rischi per la salute, puo’ avere anche benefici, come il controllo del sanguinamento mestruale, dell’acne e dei sintomi della sindrome premestruale”, aggiunge Cecilia Pyper. ”Ci sono centinaia di app della fertilita’ e indicatori del ciclo – conclude – ma nessun sistema per valutare queste tecnologie, che cambiano molto velocemente. Molte sono inefficaci nel prevedere i giorni fertili femminili, e servono vasti studi indipendenti prima che queste app siano considerate contraccettivi veri”.