Sarà un weekend davvero difficile, dal punto di vista meteorologico, fra Portogallo, Spagna e Marocco, causa l’irrompere di una severa fase di maltempo che causerà forti piogge, rovesci, temporali oltre che venti di burrasca, con conseguenti intense mareggiate sulle coste esposte. Nel corso della giornata di domani la profonda depressione extratropicale, colma di aria fredda polare marittima, attualmente posizionata a largo della Galizia, inizierà a scivolare verso l’Atlantico portoghese, avvicinandosi sempre più alle coste del Portogallo meridionale e della Spagna sud-occidentale, con un profondo minimo barico al suolo che raggiungerà i 989 hpa. Questa profonda circolazione depressionaria, costantemente alimentata lungo il suo bordo più occidentale dalla discesa di vari impulsi di aria fredda polare marittima che scivoleranno sul lato orientale del promontorio azzorriano, nel corso della mattinata di domani andrà a collocarsi, con il suo profondo minimo nel tratto di oceano poco ad ovest del Golfo di Cadice, favorendo un sensibile inspessimento del “gradiente barico orizzontale” fra Portogallo, Spagna e Marocco. Ancor prima di dipanare un fitto “gradiente barico orizzontale” verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo, la profonda depressione extratropicale, alimentata dall’aria polare marittima, apporterà una intensa ondata di maltempo fra il Portogallo, la Spagna e le coste marocchine, spazzate da venti burrascosi e da intensi rovesci di pioggia e temporali.
Il profondo vortice oceanico, spostandosi ad ovest dell’Algarve, verrà ben alimentato, lungo il suo bordo più occidentale, dal passaggio di un “Jet Streak” in quota presente sopra il medio-alto Atlantico portoghese. Questo fortissimo “getto” in alta quota, associato a questo “Jet Streak” (massimi di velocità del “getto polare”), riuscirà ad imprimere ulteriore vorticità positiva, favorendo a sua volta un ulteriore infittimento delle isobare e il conseguente rafforzamento del “gradiente barico orizzontale” fra l’Atlantico portoghese e il tratto antistante le coste del Marocco. Proprio a partire dalle prossime ore il maltempo picchierà duro non solo sulle coste portoghese e sulla Spagna occidentale, ma soprattutto sulle coste del Marocco e le isole Canarie, che verranno interessate dal passaggio del ramo più meridionale (quello più attivo) dell’intenso sistema frontale associato alla depressione atlantica.
Il passaggio del ramo meridionale di questo sistema frontale causerà dei rovesci di pioggia e dei temporali, anche intensi e persistenti, che verranno accompagnati da venti, anche burrascosi, da E-SE, Est e E-NE, capaci di lambire punte di oltre gli 60-70 km/h lungo le coste sud-occidentali della Spagna e sul Portogallo, con raffiche di caduta dai rilievi dell’entroterra. Il sensibile inspessimento del “gradiente barico orizzontale” sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, invece, attiverà un intenso flusso di correnti da S-SE e SE che dalle coste libiche e dal Canale di Sicilia e di Sardegna si muoveranno alla volta delle Baleari, mar di Sardegna e Golfo del Leone, fino a raggiungere le coste meridionali francesi e quelle orientali spagnole, con una ventilazione da SE piuttosto sostenuta nella giornata di domenica fra Spagna e Francia.
Specialmente fra le Baleari, il Golfo del Leone, dove a causa della repentina caduta della pressione atmosferica si potranno innescare vere e proprie burrasche da SE e da E-SE, in grado di originare delle mareggiate sulle coste francesi meridionali e sul litorale catalano, con ondate alte anche più di 2.5-3.0 metri. Questo ampio ciclone extratropicale, approfondendosi ulteriormente, richiamerà dalla sua base meridionale un impetuoso flusso di umide e temperate correnti occidentali, che dalle medio-alte latitudini atlantiche si tufferanno velocemente verso le Canarie e le coste marocchine, attraverso l’attivazione di forti venti, da O-SO e SO, tenuti in vita dal “gradiente barico orizzontale” associato al profondo e ampio ciclone extratropicale.
A seguito del passaggio del fronte freddo, ancora esistente sul bordo più meridionale della circolazione ciclonica, si inseriranno i forti venti di burrasca, da Ovest e O-NO, che domenica cominceranno a sferzare l’intero arcipelago delle Canarie e le coste marocchine, trasportando masse d’aria decisamente più fredde e molto umide, e per questo fortemente instabili. L’afflusso dell’aria fredda polare marittima fino alle Canarie e le coste del Marocco non farà altro che scalzare verso l’alto l’aria più calda in circolazione lungo il settore pre-frontale, a ridosso delle coste marocchine. Il rapido ingresso delle più fresche masse d’aria oceaniche lungo il settore pre-frontale determinerà una intensa convenzione nel tratto di oceano antistante le coste portoghesi e quelle del Marocco, agevolando lo sviluppo di diverse “Cellule temporalesche” e “Clusters” nel tratto di oceano antistante le coste del Marocco e lo Stretto di Gibilterra.
Alcune di queste “Cellule temporalesche”, generate dall’avanzata dell’aria più fredda a tutte le quote, pur muovendosi molto rapidamente in seno alle fortissime correnti occidentali in azione nella media e alta troposfera, potranno interessare le varie isole delle Canarie, per poi proseguire alla volta delle coste atlantiche marocchine, sotto il soffio dei sostenuti venti da O-SO presenti nei bassi strati. Questi forti venti di burrasca, prevalentemente da O-SO, spazzando questa fetta di oceano Atlantico, agiteranno per bene questo pezzo di oceano, creando onde di “mare vivo” alte fino a più di 4.0-5.0 metri, ma con “Run-Up” di ben 6.0 metri ad ovest dello Stretto di Gibilterra.
La presenza di un “fetch” (spazio di mare su cui soffia il vento) piuttosto ampio, che dall’Atlantico settentrionale si allunga fino alle coste del Marocco meridionale e alle Canarie, contribuirà a formare ondate davvero alte, molto insidiose per la navigazione marittima, che si dirigeranno verso le Canarie e le coste atlantiche marocchine. Le coste marocchine fra la serata di domani e la giornata di sabato, verranno flagellate da pesanti mareggiate, con l’irrompere da NO di onde di oltre i 4.0-5.0 metri che si romperanno con grande impeto e in modo molto rumoroso lungo i rispettivi litorali, essendo quest’ultimi aperti al quadrante nord-occidentale.
Le ondate più alte, con “Run-Up” fino a 5.0-6.0 metri, dovrebbero interessare il tratto di costa compreso fra Capo Tarfava e Agadir, dove il poderoso moto ondoso produrrà anche marcati fenomeni erosivi. Ma consistenti mareggiate batteranno anche le coste più settentrionali delle Canarie, ed in modo particolare le coste settentrionali di La Palma, Tenerife, Santa Cruz e Lanzarote. Solo da domenica, con l’attenuazione dei venti di burrasca da Ovest si assisterà ad una scaduta del moto ondoso. Al contempo, fra la giornata di sabato e quella di domenica, le piogge, i rovesci e i temporali, legati al suddetto sistema frontale, si sposteranno su buona parte del territorio marocchino, sconfinando sull’entroterra desertico più interno fino al confine algerino, dove risalirà una “Warm Conveyor Belt” che si preparerà ad invadere il Mediterraneo centro-occidentale.
L’aria fredda e più umida, di origine atlantica, pompata dalla depressione atlantica, si muoverà verso i deserti della regione del Maghreb, con sostenuti, a tratti anche intensi, venti al suolo da O-SO e SO che dal Marocco si spingeranno fino all’entroterra desertico algerino e all’area dei grandi “Erg” (dune di sabbia), determinando su questi delle tempeste di polvere e di sabbia che si espanderanno, da SO a NE, su buona parte del Sahara algerino. Una volta insinuata in pieno deserto l’aria fredda e umida oceanica, in sfondamento da Ovest e O-SO, andrà ad interagire con le masse d’aria più calde e molto secche che preesistono nei bassi strati sopra il Sahara algerino, determinando più ad est il conseguente richiamo di sostenute correnti dai quadranti meridionali che trasporteranno aria più calda, di origine sub-tropicale continentale, che dai deserti dell’Algeria meridionale e dalla regione del Fezzan (Libia meridionale) si muoverà verso le regioni meridionali italiane e le Isole Maggiori, “avvettando” su queste aria sub-tropicale continentale.