Namasté, alè: Francesco Gabbani ha vinto Sanremo 2017 con “Occidentali’s Karma“, che sin dalla prima serata ci era sembrata di gran lunga la canzone più bella tra tutte quelle in gara al Festival. Un tripudio di ritmo travolgente che merita il successo sia per la qualità della musica che per la profondità del testo e l’interpretazione dell’artista, a fronte di tante altre tristi e melense litanie. Ma c’è di più. La vittoria di Gabbani è una bella storia, è il trionfo di un ragazzo di 36 anni che si presentava in gara come outsider, sconosciuto ai più, dopo aver vinto l’anno scorso la categoria “Nuove Proposte” con la canzone “Amen“, probabilmente la più bella di tutto il Festival 2016. Gabbani ha vinto contro i “mostri sacri” della musica italiana, superando artisti di conclamato successo (da Al Bano a Paola Turci, da Gigi d’Alessio a Ron, da Bianca Atzei a Marco Masini, da Chiara a Giusy Ferreri fino a Fiorella Mannoia in finale) e li ha travolti tutti con un testo entusiasmante, che ha raccolto da subito i favori della platea al teatro Ariston di Sanremo e del pubblico a casa (nei giorni del festival “Occidentali’s Karma” è stata la canzone più cliccata sul web). Una “doppietta” storica quella di Gabbani: mai nessuno era riuscito a vincere il festival di Sanremo l’anno successivo al trionfo tra le Nuove Proposte. Una vittoria, quindi, eccezionalmente democratica che dimostra come tutto è possibile, come il successo si costruisce dal basso e qualsiasi sogno si può realizzare: Gabbani sta alla musica come il Leicester al calcio dopo il trionfo in Premier League di un anno fa. E’ la vittoria della meritocrazia. E’ la dimostrazione che per spiccare il volo in questo settore non bisogna per forza di cose passare per un talent-show.
Francesco Gabbani: il significato di “Occidentali’s Karma”
Un successo che, quindi, non solo ci deve riempire di gioia: il testo della canzone “Occidentali’s Karma” è molto profondo e può spingerci a riflettere, perché no a ritmo di musica. E’ un parallelismo tra la cultura occidentale e quella orientale che da sempre suscita una certa suggestione nel nostro mondo. La scimmia nuda è quella descritta nel famoso saggio dello zoologo Desmond Morris, che ha studiato l’evoluzione dell’uomo e dei suoi comportamenti da un punto di vista inusuale, considerandolo al pari di una scimmia senza peli. Gabbani ironizza su come la cultura occidentale tenti di scimmiottare le abitudini dell’oriente senza capirle fino in fondo, nel tentativo di trovare la pace interiore, “la verità è che nelle culture altrui saremo sempre turisti” ha spiegato l’artista che con questo testo ha lanciato diversi spunti per riflettere sul mondo di oggi.
Gabbani è un artista vero, non solo cantante ma anche scrittore e musicista: ha scritto “L’amore sa” cantato da Francesco Renga e “Il bambino col fucile” cantato da Adriano Celentano. E’ autore della colonna sonora del film “Poveri ma ricchi” di Fausto Brizzi, con Christian De Sica ed Enrico Brignano, e adesso dopo la vittoria del Festival rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest 2017 di maggio a Kiev.
Sanremo 2017: si conclude un ottimo Festival
La 67ª edizione del Festival di Sanremo si conclude non solo con la bella vittoria di Gabbani, ma con record di ascolti e tanti momenti di alta musica con gli ospiti internazionali, su tutti Mika, Robbie Williams, Ricky Martin e Alvaro Soler. Importante anche l’esordio con Tiziano Ferro e i momenti a margine con l’intrattenimento sempre volto al sociale. La testimonianza dell’elegantissima Diletta Leotta contro il cyberbullismo, la spontanea simpatia di Francesco Totti che è riuscito a riportare – anche solo per un secondo – sul palco dell’Ariston un altro grande artista che meriterebbe maggior considerazione come Povia, e le divertenti finestre di Crozza che è riuscito nel compito proibitivo dettato da uno splendido Carlo Conti: fare satira sì, ma non contro qualcosa e qualcuno bensì per trasmettere messaggi positivi. E Crozza c’è riuscito, smontando in modo brillante i luoghi comuni nostalgici del “mondo che va a rotoli” e dei “ragazzi di oggi“. Perché come lo guardi lo guardi, da Sanremo 2017 è arrivato un messaggio forte e importante. Un messaggio di ottimismo, un’iniezione di fiducia e positività. Che è proprio quello di cui il nostro Paese ha disperatamente bisogno. Non perdiamo questo stimolo adesso che si spegneranno i riflettori: Namasté, alè.
“Occidentali’s Karma” di Francesco Gabbani: testo e video
Essere o dover essere
Il dubbio amletico
Contemporaneo come l’uomo del neolitico.
Nella tua gabbia 2×3 mettiti comodo.
Intellettuali nei caffè
Internettologi
Soci onorari al gruppo dei selfisti anonimi.
L’intelligenza è démodé
Risposte facili
Dilemmi inutili.
AAA cercasi (cerca sì)
Storie dal gran finale
Sperasi (spera sì)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia n.d. balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia n.d. balla
Occidentali’s Karma.
Piovono gocce di Chanel
Su corpi asettici
Mettiti in salvo dall’odore dei tuoi simili.
Tutti tuttologi col web
Coca dei popoli
Oppio dei poveri.
AAA cercasi (cerca sì)
Umanità virtuale
Sex appeal (sex appeal)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia n.d. balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia n.d. balla
Occidentali’s Karma.
Quando la vita si distrae cadono gli uomini.
Occidentali’s Karma
Occidentali’s Karma
La scimmia si rialza.
Namasté Alé
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia n.d. balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia n.d. balla
Occidentali’s Karma