Una donna egiziana di 36 anni, con un peso stimato di circa 500 chilogrammi, è arrivata a Bombay, in India, per sottoporsi a un’operazione volta a diminuirle il peso e a salvarle la vita. Per affrontare il viaggio, la donna, Eman Ahmed Abd El Aty, ha lasciato la sua casa per la prima volta negli ultimi 25 anni, volando su un aereo Egypt Air adeguatamente organizzato per le sue esigenze. È stata quindi ricoverata all’ospedale Saifee.Un portavoce del gruppo di sostegno creato ad hoc per la vicenda, Save Eman Cause, ha spiegato a Efe che la 36enne resterà in osservazione alcuni giorni prima dell’intervento. La data dell’operazione dipenderà da come reagirà il suo corpo, visto che si trova già in condizioni “molto critiche”. L’intervento, nel corso del quale verrà asportato il grasso, potrebbe tenersi addirittura tra un mese. Eman, originaria di Alessandria, ha viaggiato accompagnata da sua sorella e da due medici specialisti su un letto speciale. “In preparazione del volo – si legge nella nota del gruppo – l’équipe medica è stata in Egitto negli ultimi dieci giorni, per ottimizzare le condizioni di viaggio”. All’arrivo in India, la donna è stata trasferita su un camion “completamente equipaggiato”, accompagnato da un’ambulanza e con la scorta della polizia. Quindi ricoverata in una stanza dell’ospedale Saifee organizzata per far fronte alle sue necessità. Il suo caso è venuto alla luce alcuni mesi fa, grazie ai mezzi di comunicazione, ma in Egitto non c’erano medici con le competenze e gli strumenti per affrontare un’operazione di questo livello e rischio. È stato quindi il medico indiano Muffazal Lakdawala a farsi carico del problema, offrendosi di operare Eman in modo gratuito, visto che la donna proviene da una famiglia povera. Inizialmente però, l’ambasciata indiana al Cairo ha negato il visto medico perché la paziente non si era recata di persona nella sede diplomatica. È stato dunque chiesto l’intervento della ministra degli Affari esteri indiana, Sushma Swaraj, che ha consentito di ottenere il visto in maniera molto rapida. Secondo quanto riferisce il gruppo ‘Save Eman Cause’ (che segue la vicenda con un account Twitter e Facebook, oltre ad aver lanciato l’hashtag #SaveEman), la paziente soffre di gravi edema linfatici, ritenzione idrica, diabete, ipertensione, ipotiroidismo, oltre che problemi di gotta e difficoltà polmonari che la mettono a rischio di embolie. A causa di un ictus che ha avuto in passato, Eman non riesce più a parlare in modo “coerente” e ha la parte destra del corpo paralizzata. Al momento Eman potrebbe essere la donna più pesante del mondo. Il libro dei Guinness riporta il nome della statunitense Pauline Potter (291,6 chilogrammi), ma ci sono casi registrati anche più gravi, come quello della portoricana Elba Muñiz, morta nel 2008, che pesava 363 chili.
La donna più pesante al mondo lascia la sua casa per la prima volta in 25 anni: si sottoporrà a un intervento
