La testimonianza di “IoVaccino” al congresso “Medicina e pseudoscienza” del Gruppo C1V

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L’importanza dell’associazionismo, della partecipazione dal basso, dell’impegno sociale, anche attraverso la forza dei social network e del web, per difendersi dalle “bufale” e promuovere una corretta informazione sui vaccini in nome della tutela della salute individuale e collettiva.  Questo particolare aspetto di cittadinanza attiva sarà testimoniato da Alice Pignatti, presidente dell’associazione “IoVaccino”, in occasione del congresso del Gruppo C1V “Medicina e pseudoscienza: la salute tra scienza e falsi miti nell’era 2.0. Dalla ricerca, ai vaccini, al cancerogeno, agli psicofarmaci”, evento con il patrocinio morale della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) in programma per il 7 e l’8 aprile a Roma.

Qui, di seguito, Alice Pignatti spiega in breve le finalità di “IoVaccino” e della rete “TeamVaxItalia” di cui la sua associazione fa parte. “Nel corso dell’ultimo decennio – dichiara – abbiamo assistito a un fenomeno sociale preoccupante: la diffusione della disinformazione in rete, le pseudoscienze e il terrorismo psicologico si sono diffusi a macchia d’olio tra gli internauti, provocando una massa confusa di dati e fonti, generando sfiducia verso le istituzioni e, nell’ambito della medicina e delle strategie di prevenzione, un progressivo calo delle coperture vaccinali.                               Nel 2015 diverse realtà operative sul web e sui social network si sono autonomamente mosse affinché in Italia si riconfigurasse un panorama sociale scevro dal fenomeno dell’esitazione vaccinale e dalle numerose bufale che circolano sulle vaccinazioni, decidendo di riunirsi in TeamVaxItalia, un network composto da operatori sanitari, studenti, blogger e genitori”.

“La rete – prosegue la presidente di “IoVaccino” – si impegna quotidianamente a contrastare attivamente la disinformazione e a divulgare corrette informazioni scientifiche che riguardano le vaccinazioni; inoltre si impegna sistematicamente in attività di advocacy finalizzate a promuovere l’attivazione – e le conseguenti azioni – delle istituzioni al fine di supportare la corretta informazione, il contrasto alla disinformazione e la responsabilità sociale di tutte le parti coinvolte”.

A proposito di “IoVaccino”, Pignatti sottolinea che: “Sul fronte dei genitori, in particolare, l’Associazione di Promozione Sociale “Io Vaccino”, che è stata fondata da un gruppo di mamme il cui interesse è aiutare i genitori ad informarsi in modo corretto e scientificamente valido, si è proposta da subito come un ponte di comunicazione fra i genitori e le istituzioni, un luogo di accoglienza e supporto ai dubbi frequenti sul tema. Al fine di contrastare attivamente una pericolosa onda antiscientifica, propone inoltre di organizzare attività formative per studenti, operatori sanitari e operatori scolastici, nonché campagne di prevenzione e sensibilizzazione indirizzate soprattutto ai genitori”.

Infine, Pignatti si sofferma sulla Carta di TeamVaxItalia: “Lo strumento che raccoglie e unisce le istanze proposte da TeamVaxItalia è la Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni, un’iniziativa di advocacy e sensibilizzazione verso la collettività riguardo alla prevenzione di malattie prevenibili tramite le vaccinazioni, a tutela della salute e del benessere del singolo individuo e della collettività. La rete di TeamVaxItalia nasce con lo spirito di levare un’onda più alta e contraria, un’onda che contrasti il ritorno di malattie pericolose su cui si è modificata la percezione del rischio attraverso un’informazione più accurata e una comunicazione col cittadino più chiara e tempestiva”.

L’intervento di Alice Pignatti si inserisce nell’ambito di un’ampia sessione dedicata al ruolo dei media, quelli tradizionali e quelli “2.0”, per una corretta informazione sui temi che riguardano la salute. La sessione è moderata da Armando De Vincentiis, psicologo, psicoterapeuta, direttore per C1V Edizioni della collana di divulgazione scientifica “Scientia et Causa”.

Le due giornate congressuali valgono nove crediti Ecm (Educazione continua in medicina) grazie alla collaborazione con la Sifop, “Società italiana di formazione permanente per la medicina specialistica”. Ai fini Ecm, l’iniziativa è rivolta a biologi, farmacisti, infermieri, medici e psicologi. Possono inoltre iscriversi e ricevere un attestato di partecipazione gli altri professionisti della salute, ma anche i medici specializzandi, e i laureandi e i dottorandi in discipline mediche, in scienze infermieristiche, biologia, farmacia  e psicologia.

Responsabile scientifico del congresso è il professor Giorgio Dobrilla, primario gastroenterologo emerito presso l’ospedale di Bolzano, giornalista e scrittore scientifico.

Per iscrizioni di gruppo con un minimo di quattro partecipanti sono previste condizioni agevolate di adesione. Per saperne di più sul programma, sui nomi dei relatori e su come iscriversi è possibile visitare il sito www.c1vedizioni.com.

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